Ancona-Osimo

Ancona: a Sappanico il nuovo parcheggio tra festa e polemiche: «Finalmente, ma è costato troppo»

L'associazione anti degrado: «Abbiamo dei panorami che fanno invidia a tante altre zone più conosciute di Sappanico. Bisogna intervenire sulle frazioni, curandole e manutenendole»

Un momento della festa

ANCONA – Dopo «anni di battaglie», inaugurato il parcheggio di Sappanico. Festa grande nella frazione dorica, con tanto di porchetta e aperitivo. Insieme ai residenti di Sappanico, anche il vicesindaco, Giovanni Zinni, e l’assessore alle politiche educative e agli affari generali, Antonella Andreoli. «Una festa totalmente organizzata e sovvenzionata dalla nostra organizzazione, dietro cui non c’è alcun colore politico», precisa Mecarelli, portavoce dell’associazione anti degrado che negli anni si è battuta per la rivalutazione delle frazioni.

Prosegue Mecarelli: «Con stupore e commozione ci sono stati regalati dei trofei, comprese delle maglie con il volto mio e di Paolo Baggetta (presidente dell’associazione, ndr). E lì – confessa – ci siamo commossi. Ho sentito la vicinanza di tantissimi cittadini, non solo di coloro che abitano a Sappanico, ma anche di gente che è venuta da fuori. C’è chi è arrivato persino da Jesi per l’aperitivo. Però – racconta Fabio – c’è un po’ di rammarico, dato che il parcheggio è costato davvero troppo e meriterebbe di avere al suo interno solamente Ferrari – scherza – Infatti, il rudere che aveva acquistato la vecchia amministrazione costò 265mila euro (compreso un pezzetto di terra del campetto sottostante). I lavori di realizzazione del parcheggio sono costati circa 80mila euro. Sappanico si sta ripopolando, le frazioni sono un valore aggiunto alle città, un potenziale incremento economico per il capoluogo».

E ancora: «Abbiamo dei panorami che fanno invidia a tante altre zone più conosciute di Sappanico. Per non parlare di Montesicuro e Gallignano, che meritano un occhio di riguardo a livello turistico. Bisogna intervenire sulle frazioni, curandole e manutenendole. Ad Ancona – propone Fabio – non abbiamo solo il porto, ma anche questi luoghi e potremmo intrattenere i turisti in città grazie a dei percorsi organizzati nelle frazioni, con turismo e-bike, aree sosta per camperisti e tanto altro». Di progetti, Mecarelli, ne ha molti che – dice – spera «vengano accolti dalla nuova amministrazione». Il parcheggio è solo una delle sue battaglie vinte. «Vorrei riportare i nostri prodotti nostrani nelle frazioni, ecco perché abbiamo iniziato una collaborazione con l’Antica macelleria italiana, del centro di Ancona».

Tramite l’associazione, Mecarelli e Baggetta hanno organizzato eventi, che «prima erano solo segnali di protesta. L’albero della speranza, ad esempio, lo facevamo per evidenziare alcune mancanze dell’amministrazione, ora la gente lo aspetta tutti i Natali. Oppure, quando ci siamo mascherati da befane. Siamo riusciti a dare dei simboli a dei territori che sono sempre stati marginali per le amministrazioni. A Pasqua, ad esempio, abbiamo girato per le case travestiti da pulcini e portando le uova pasquali. Noi intendiamo le frazioni come comunità cittadine in cui ci si aspetta questo tipo di eventi. Oltre a lottare il degrado in modo strutturale, abbiamo combattuto il degrado morale e la consuetudine che si era radicata in questi territori. Se sono soddisfatto? Moltissimo».

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