Ancona-Osimo

Ancona, 78esimo anniversario del 25 aprile: «Alla festa della Liberazione sempre meno partigiani»

La presidente dell'Anpi Ancona non risparmia una stoccata al governo di centrodestra. Tra le istituzioni, anche la sindaca dorica, Valeria Mancinelli, giunta ormai a fine mandato. L'alzabandiera è stato il momento più toccante per il pubblico

La festa della liberazione al Passetto (foto di Nicolò Moricci)

ANCONA – Piazza IV Novembre gremita per le celebrazioni del 78esimo anniversario della Liberazione d’Italia. La consueta parata militare si è svolta stamattina (25 aprile), alle 10.30. I militari sono arrivati con mezz’ora di anticipo. Tanti i bambini con le bandierine italiane in mano.

Circa 500 le persone che hanno affollato i piedi del Monumento, mentre i reparti erano sull’attenti. Il momento più toccante è stato l’alzabandiera. Tra le istituzioni, il prefetto dorico, Darco Pellos, la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e l’assessore regionale Goffredo Brandoni.

«Qui, ci sono le storie che hanno ricostruito l’Italia», ha detto Tamara Ferretti, presidente della sezione anconetana dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani. «È una giornata emozionante – ha proseguito – perché è la giornata della liberazione del nostro Paese, come era scritto nel primo decreto che la istituiva, il decreto luogotenenziale del 1946, a firma del Re».

Ferretti, col tricolore al collo, non ha risparmiato una stoccata all’attuale governo di centrodestra: «Sarebbe bene che chi è al governo in questo momento e viene da tradizioni diverse da quelle della democrazia incominciasse ad acquisire il valore che hanno rappresentato la Resistenza e la lotta antifascista».

Per la sindaca di Ancona, giunta al termine del suo mandato, è l’ultima festa delle Liberazione con la fascia tricolore addosso: «Oggi provo tanta emozione, come d’altronde in tutti questi anni in cui ho avuto l’onore di presenziare da sindaco».

Sempre meno i testimoni della storia, come fa notare Patrizia Pierantoni: «Dobbiamo mantenere la memoria di quello che rappresenta questa festa. Il 25 aprile è la liberazione da tutto, dall’oppressore e all’epoca si sperava per una vita migliore, ma adesso è un po’ diverso. Vengo ogni anno e ogni anno ci sono sempre meno testimoni, perché i partigiani muoiono».

Tra il pubblico, affacciato sulle transenne, c’è chi è arrivato con la bandiera arcobaleno, a simboleggiare la pace. Dopo la deposizione delle corone e la lettura del messaggio del ministro della difesa, Guido Crosetto, il rompete le righe ha sciolto i corpi militari. La banda di Torrette, seguita da un folto corteo di gente, ha quindi proseguito verso piazza Cavour.

Inevitabili le ripercussioni sul traffico al viale della Vittoria. Auto e scooter sono stati fatti dirottare su via Corridoni o in via Trieste. Molti gli anconetani che hanno scelto di esporre la bandiera italiana sul balcone delle proprie abitazioni.

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