Ancona-Osimo

Le Sardine “invadono” le Marche, al via i flash mob nelle piazze

Il 28 novembre a Urbino, il 30 a Pesaro, poi il 1 dicembre ad Ascoli Piceno, ma altre date si aggiungeranno presto. Il promotore della piazza pesarese, Alievski: «Contrastare politica "sempliciotta" della Lega»

ANCONA – L’avanzata delle Sardine non si arresta in Italia e il movimento pacifico di protesta “anti Lega”, come un’onda che avanza e si propaga, è pronto a scendere in piazza anche nelle Marche. Le prime manifestazioni sono previste già a partire da giovedì 28 novembre, quando alle 21 è previsto un flash mob ad Urbino. Sabato 30 novembre sarà la volta di Pesaro alle 17,30 e il 1 dicembre alle 18 toccherà ad Ascoli Piceno quando Piazza del Popolo ospiterà i manifestanti, ma presto potrebbero arrivare altre iniziative ad Ancona, a San Benedetto del Tronto e in altre città.

Intanto il gruppo Facebook “6000 Sardine Marche Official” che si è diffuso anche su Instagram, in una settimana dalla sua creazione conta già quasi 8mila iscritti pronti a dare battaglia in vista delle prossime elezioni regionali. I gruppi sui social si stanno articolando anche a livello provinciale: sono nate “6000 Sardine Macerata Official”, “6000 Sardine Ascoli Piceno”, “Sardine del Piceno Official”, “6000 Sardine Pesaro”, “6000 Sardine Urbino”.

Musli Alievski, italiano di origine macedone, residente a Pesaro, è il promotore della piazza pesarese ed è in stretto contatto con i fondatori bolognesi delle Sardine. «Il nostro auspicio è che sulla scia dell’onda dei flash mob di Bologna, Modena e Rimini, le Sardine si diffondano in tutta Italia per contrastare il pericolo di una ondata nera della Lega. Nelle Marche fra due mesi partirà la campagna elettorale, noi dalle piazze di Urbino e Pesaro vogliamo lanciare il messaggio che la Regione non andrà in mano all’estrema destra, perché il centrodestra non esiste più in Italia».

Alievski spera che anche le piazze marchigiane si riempiano come quelle dell’Emilia Romagna, «vogliamo dare risposte alla politica di odio di Salvini che non ha una proposta concreta per il Paese né per i cittadini che soffrono per la crisi economica. Il rischio è quello di una “battaglia” tra penultimi e ultimi. In piazza con noi ci sarà chi vive tutti i giorni questi drammi e che ha bisogno di risposte e interventi concreti e non di una politica “sempliciotta” come quella della Lega».

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