Ancona-Osimo

Anche il Pd regionale esprime forte contrarietà a UniLink nelle Marche

Per la capogruppo dei Dem, Anna Casini, «è molto preoccupante l’impatto che questa realtà avrà sul sistema universitario marchigiano»

Partito Democratico e Cinquestelle stamattina davanti a Palazzo Leopardi

ANCONA – Anche i consiglieri regionali del Partito Democratico stamattina insieme alla Cgil e agli studenti per ribadire forte il proprio “no” all’università privata UniLink nelle Marche. Lo ha ribadito la capogruppo regionale Anna Casini: «L’insediamento nelle Marche della Link University con due corsi di medicina è un’operazione squisitamente politica, voluta dalla Lega e avallata dalla giunta regionale. Ma soprattutto è un’operazione dannosa, perché non servirà, come sostengono il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini, ad aumentare il numero di medici. Questa sciocchezza è stata già confutata da tante associazioni e sindacati del settore sanitario. Molto preoccupante, invece, è l’impatto che questa realtà avrà sul sistema universitario regionale. Con tutte le strutture regionali sotto pressione e l’Azienda ospedaliera di Torrette già convenzionata con l’Università Politecnica delle Marche, dove verrà svolta la formazione clinica dei nuovi medici?».

Un quesito che va a sommarsi ai forti dubbi e all’altrettanto forte contrarietà espressa stamattina davanti a Palazzo Leopardi da parte della Cgil delle Marche e delle associazioni studentesche presenti: «Non è un caso che a questo cruciale problema nessun esponente della maggioranza abbia ancora dato una risposta – prosegue Anna Casini –. Temiamo che il centrodestra e la giunta Acquaroli, come evidenziato anche dagli studenti che hanno manifestato questa mattina davanti al consiglio regionale, stiano avviando un processo di privatizzazione del sistema universitario regionale che porterà a un drastico ridimensionamento degli attuali standard formativi e che, se non arrestato per tempo, potrebbe presto coinvolgere altri rami del sapere».