Ancona-Osimo

Altra Idea di Città: «Comune e Regione non sono in grado di tutelare il patrimonio immobiliare pubblico»

Sulla vendita dell'ex Palazzo del Mutilato, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti aveva dichiarato che: «allo stato attuale, tenendo conto che l'edificio è inutilizzato da dieci anni, e che sulla Regione gravano le spese di manutenzione e l'Imu, non ci sono strade alternative»

Palazzo del Mutilato (Foto: Wikipedia)

ANCONA – Non c’è alternativa alla vendita per l’ex Palazzo del Mutilato, in corso Stamira. Acquistato dalla Regione nel 1991, è stato sede del Consiglio regionale fino al 2007, quando gli uffici e la biblioteca vennero trasferiti in Piazza Cavour. L’edifico venne così lasciato inutilizzato. Sulla questione interviene Altra Idea di Città che esprime la propria contrarietà alla vendita annunciata nei giorni scorsi dall’assessore regionale Fabrizio Cesetti. «L’ex Palazzo del Mutilato è un bene comune cittadino e patrimonio storico anconetano. Questo palazzo di grande valore, lasciato colpevolmente in totale incuria nel centro di Ancona, è oggi messo sul mercato dalla Regione, come un bene immobile qualsiasi- affermano il candidato sindaco Francesco Rubini e il portavoce del movimento civico politico-. Una vendita senza alcun tipo di progettualità a cui l’amministrazione comunale guidata dal Pd assiste da tempo silente. Possibile che Comune e Regione non sono neanche capaci di sedersi intorno ad un tavolo per studiare una strategia comune a tutela del patrimonio immobiliare pubblico? È inaccettabile che beni comuni vengano fatti marcire e poi venduti al primo offerente».

Al centro del programma elettorale di Altra Idea di Città ci sono infatti la tutela e la riqualificazione dei beni comuni. «Proponiamo un piano di rigenerazione urbana capace di interrompere le privatizzazioni a perdere che passi innanzitutto per la messa a disposizione per i cittadini di spazi attualmente abbandonati» concludono.

Il 4 aprile, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, rispondendo ad un’interrogazione, ha dichiarato che: «allo stato attuale, tenendo conto che l’edificio è inutilizzato da dieci anni, e che sulla Regione gravano le spese di manutenzione e l’Imu, non ci sono strade alternative alla vendita. All’epoca è stato fatto un errore lasciandolo inutilizzato». Si spengono così le speranze del comitato civico mobilitatosi per recuperare l’immobile. L’interrogazione è stata posta dal consigliere Gianluca Busilacchi (Misto-Mpd) e dal consigliere Enzo Giancarli (Pd). Entrambi chiedevano di rinunciare alla vendita dell’ex Palazzo del Mutilato e di verificare la possibilità di reperire i fondi per il restauro in modo da destinare l’edificio a fini aggregativi, socio-culturali, artistici. L’assessore Cesetti si è comunque impegnato «in attesa dell’auspicabile vendita a proseguire nel verificare la possibilità di reperire i finanziamenti senza sottrarre fondi ad altri settori di intervento». Busilacchi ha ribadito il valore storico, architettonico e artistico dell’edificio e ha invitato a mantenere alta l’attenzione e a perseguire la strada della ricerca di risorse europee.

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