Ancona-Osimo

Alta velocità ferroviaria, la Provincia di Ancona: «Occasione decisiva da non perdere»

Lo afferma il presidente Daniele Carnevali «Un percorso complesso ma dovremo saperlo trasformare in opportunità per tutto il territorio. Per questo sono fondamentali le sinergie con tutti gli attori che sono investiti da questa operazione»

Daniele Carnevali Presidente della Provincia di Ancona

ANCONA – «Il potenziamento della linea ferroviaria adriatica con il raddoppio da due a quattro binari non è più rinviabile e rappresenta una occasione di sviluppo fondamentale per tutto il territorio regionale», il Presidente della provincia di Ancona Daniele Carnevali interviene sull’alta velocità dopo il convegno organizzato da Confindustria Ancona dove ha effettuato i saluti istituzionali, sottolineando come una nuova linea ferroviaria sulla dorsale adriatica «sia semplicemente ineludibile, un passaggio chiave che deve poter essere il frutto di una sinergia che coinvolga tutti gli attori, dalle istituzioni alle imprese alle categorie».

Si tratta, conferma Carnevali, di una posizione che nasce dalla stretta analisi dei fatti: «Oggi la linea adriatica è tecnicamente satura e manca conseguentemente di efficienza. Non solo, essa è stata individuata anche come corridoio baltico adriatico nella strategia Ten-t per il trasporto merci e quindi si prevede un aumento delle corse rispetto a quelle che si verificano attualmente. Inoltre, qualsiasi minimo incidente si verifichi è causa di interruzioni con inevitabili disagi e disservizi. Un potenziamento della linea è urgente, del resto basta guardare una mappa dell’alta velocità in Italia e ci si accorge subito di come il lato Adriatico sia desolatamente vuoto».

Un percorso non semplice, anche complesso, «ma dovremo essere capaci a trasformare questi disagi in opportunità», ribadisce Carnevali. Una opportunità che investe l’intero territorio e le sue realtà: «Questa operazione non può riguardare il singolo comune, la singola provincia né la stessa sola Regione, ma tutti i territori e i soggetti che lo vivono direttamente e si affacciano sul Mare Adriatico».

I vantaggi sarebbero notevoli, secondo Carnevali che ne elenca alcuni: «I due ulteriori binari, aggiuntivi a quelli esistenti, che partirebbero da Bologna e arriverebbero a Bari attraversando Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise risponderebbero ad obiettivi europei, al mercato unico, alla neutralità climatica, inoltre si potrà sopportare l’aumento dei treni merci sulla base degli obiettivi del green deal. Una simile linea ferroviaria con tali potenzialità, porterebbe, infine, una ricaduta notevoli in termini di sviluppo industriale della logistica nonché delle stesse attività portuali». Un ringraziamento, Carnevali lo avanza a Confindustria che si è fatta portavoce di questo progetto «ma credo anche – conclude – che una iniziativa simile avrebbe dovuto essere promossa ed organizzata dalla politica e dalle istituzioni poiché di questi confronti e conseguenti analisi oggi le Marche hanno estremamente bisogno».

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