Ancona-Osimo

Allarme microcriminalità ad Ancona: più prevenzione e politiche educative

Ancona nel mirino delle babygang. Le autorità intervengono e delineano le strategie a contrasto dei fenomeni di microcriminalità. Più controllo e prevenzione per riportare la normalità in città

Foto d'archivio
Foto d'archivio

ANCONA – Sinergia tra istituzioni e più attenzione nell’intercettare il disagio giovanile. Passa la linea della maggioranza (Pd, Verdi, Italia Viva, Ancona Popolare) sulla questione microcriminalità ad Ancona. Oggi si è svolto il Consiglio comunale tematico chiesto dai consiglieri di opposizione dopo gli ultimi eventi che avevano visto protagoniste bande di adolescenti scatenate in centro. 

Le mozioni

All’ordine del giorno sono state messe al voto quattro mozioni: 3 della minoranza e 1 della maggioranza che si è imposta con 20 voti favorevoli. Respinte le altre. “Interventi, innovazione sociale e visione strategica a vantaggio delle giovani generazioni e dell’intera comunità” era il titolo dell’Odg firmato dai consiglieri Susanna Dini, Tommaso Fagioli, Massimo Mandarano, Lucia Trenta, Diego Urbisaglia, Matteo Vichi, e che ha trovato il consenso dell’assise.

Dunque l’intento è procedere attraverso un’attività sinergica tra istituzioni cittadine e autorità delle forze dell’ordine. Nello specifico: presidio rinforzato da parte delle forze di polizia, più iniziative di prevenzione, maggiore vivibilità degli spazi cittadini evitando misure drastiche (come il contingentamento di Piazza del Papa). Ciò non esclude, però, il pugno duro verso chi commette reati o atti di vandalismo come accaduto nelle scorse settimane. 

La repressione

Infatti sono già stati utilizzati alcuni strumenti in forze alle autorità locali contro i bulli che si sono macchiati di reati durante gli eventi che hanno gettato nel caos le notti del centro storico. «Sono passati circa sei mesi da quando abbiamo cominciato a registrare episodi di una certa gravità – ha affermato il Questore Cesare Capocasa, in collegamento online durante il consiglio comunale – siamo intervenuti in modo efficace individuando tutti i responsabili che sono stati oggetto di comunicazione all’autorità giudiziaria. A questo si aggiunga l’attività di prevenzione come i provvedimenti adottati nelle varie circostanze: fogli di via e avvisi orari per i soggetti più pericolosi, e i cosiddetti daspo urbani». «L’attività repressiva è stata puntuale e immediata – ha replicato la dottoressa Francesca Piccolo, Viceprefetto di Ancona – un messaggio che ha avuto la giusta amplificazione, ma che è stato recepito anche in modo educativo dai ragazzi». 

Il controllo

Intanto prosegue sul territorio l’opera di controllo in favore di una maggiore sicurezza. Le tre mozioni respinte non hanno trovato la convergenza dei consiglieri di maggioranza «proprio perché rappresentano azioni già in fase di avvio» ha spiegato il capogruppo Pd Susanna Dini. Infatti tra le proposte della Lega ce n’era una in particolare che riguardava l’installazione di telecamere di sorveglianza all’interno dei mezzi di trasporto pubblico. «Progetto già presente sui nuovi mezzi di Conerobus» ha precisato Dini.

Tra l’altro il sindaco Valeria Mancinelli ha annunciato proprio nei giorni scorsi l’arrivo di 300 telecamere di sorveglianza che saranno montate nelle zone più a rischio della città. Così da contrastare fenomeni di intemperanza e “comportamenti scorretti”, come li ha definiti lo stesso primo cittadino, che da qualche mese hanno fatto crescere l’allarme in città. 

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