ANCONA – Anche se nel logo del Parco del Conero c’è un gabbiano che abbraccia il Monte Conero, è il falco pellegrino “il fondatore” di questa area protetta creata 37 anni fa proprio in ragione anche della nidificazione di questo rapace nella falesia del Conero.
Il primo a fare la preziosa scoperta fu il compianto Marco Borioni che, con alcuni altri birdwatcher e appassionati di natura, divulgarono la presenza del falco pellegrino attirando tanti appassionati. Anche per valorizzarne e tutelarne la nidificazione prese corpo l’istituzione di un’area protetta poi diventata Parco Regionale del Conero. A distanza di qualche decennio oggi sul Conero si contano 5 coppie censite grazie al monitoraggio effettuato dagli esperti Niki Morganti e Maurizio Fusari, entrambi faunisti e guide ufficiali del Parco del Conero insieme al gruppo fotografico “La Notte” che ha immortalato e continua a monitorare la vita delle coppie, le abitudini di caccia, l’involo dei piccoli e contribuendo alla salvaguardia della specie.
Grazie a queste ricerche poi ampliate all’osservazione della migrazione dei rapaci diurni il Parco del Conero dal 2010 è inserito dalla Lipu tra i 10 siti più importanti per l’osservazione di questo fenomeno in Italia. Per raccontare questa storia di successo che narra un “piccolo miracolo” dell’uccello più veloce al mondo, capace di raggiungere in picchiata anche i 300 km all’ora, l’Ente Parco del Conero nell’ambito del Festival del Parco 2024, ha organizzato un appuntamento per mercoledì 11 settembre dalle ore 19 ai laghetti del Passetto nell’area del food truck dello chef Ellis Marchetti.
Luigi Conte, Presidente del Parco del Conero e l’Assessore Marco Battino per conto dell’Amministrazione Comunale di Ancona introdurranno la serata con i saluti. Quindi Stefano Belli, fotografo naturalista del gruppo di volontari “La Notte” illustrerà i temi e modererà gli interventi di Gilberto Stacchiotti, storico ambientalista del Parco del Conero. Le conclusioni saranno a cura di Marco Zannini, Direttore del Parco del Conero.