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Aeroporto delle Marche: dopo il lockdown ripartono i voli. Novità: i terminal saranno collegati – VIDEO

Abbiamo incontrato Carmine Bassetti, amministratore delegato Aerdorica, per parlare degli effetti della pandemia sullo scalo e degli obiettivi futuri.

L'aeroporto Raffaello Sanzio

FALCONARA – Dopo mesi di fermo totale durante il lockdown, tra distanziamento e misure di sicurezza anti Covid, all’aeroporto delle Marche comincia a riprendere il traffico passeggeri per Sicilia, Sardegna e città europee. Abbiamo incontrato Carmine Bassetti, amministratore delegato Aerdorica– società che gestisce il Sanzio e di cui il fondo inglese Njord è socio di maggioranza-, per parlare degli effetti del lockdown sullo scalo, delle novità e degli obiettivi futuri.

Carmine Bassetti
Carmine Bassetti, amministratore delegato Aerdorica

Dott. Bassetti, che cosa ha significato il lockdown per l’aeroporto delle Marche? «Per tutti gli aeroporti italiani ha significato la stessa cosa: traffico passeggeri a zero, ricominciare tutto daccapo, riprendersi il mercato di circa 500 mila passeggeri che avevamo, incidere sulla forza lavoro ecc… I dati di alcuni giorni fa davano l’Europa a -82% di incassi, l’Italia a -75%».

Che cosa è cambiato per il Sanzio dopo il lockdown in termini di sicurezza, regole e voli? «Stiamo rispettando le regole alla lettera: il distanziamento di un metro, accorgimenti nei bagni, igienizzanti per le mani, sanificazione. La grande vittoria, se così possiamo chiamarla, è stata la rinuncia del distanziamento in aereo. Questa misura avrebbe portato zero traffico in quanto nessuna compagnia sarebbe stata in grado di far partire un aereo con il 50% dei passeggeri a bordo».

Al Sanzio sono ripresi i collegamenti della Volotea per Olbia, Cagliari, Catania e Palermo; quelli della Blue Panorama per Tirana e quelli della Rayanair per Londra Stansted, Dusseldorf e Bruxelles. A causa della situazione sanitaria mondiale mancano ancora all’appello collegamenti importantissimi come quello per Monaco di Baviera della Lufthansa, che aveva 3 voli al giorno, quelli per l’Europa dell’est della Tez Tour, e per Londra Gatwick della Easyjet.

«Quello che è venuto a mancare sono i voli charter. Noi siamo un aeroporto tipicamente stagionale e da maggio a settembre generiamo il 70% del nostro traffico– spiega Bassetti-. Il Covid ha impoverito tutta l’Italia, al 31 maggio mancavano 31 milioni di turisti. Capite che il danno economico è enorme».

Con il traffico generato da 500 mila passeggeri l’anno, l’aeroporto delle Marche ha un impatto sul territorio di circa 300 milioni di euro, cifra importante per l’economia regionale. Nonostante il periodo difficile, Aerdorica ha in serbo delle novità come la ristrutturazione, prevista nel 2021, del terminal centrale che sarà unito agli altri due, quello degli arrivi e quello delle partenze.

«Oggi siamo in una fase di sopravvivenza, dobbiamo recuperare il traffico di 500 mila passeggeri che avevamo e spingerci oltre. Il nostro obiettivo è arrivare quanto prima a un milione di passeggeri, altrimenti avremo sbagliato piano e avremo perso tempo. Gli investimenti sono stati tutti confermati, quest’anno ne sono in programma 2 milioni, il prossimo anno ci sarà il grande cantiere del terminal i cui lavori dureranno circa 12 mesi. Nel 2022 quindi avremo completato tutta la ristrutturazione dell’aeroporto e, in questo modo, speriamo di riuscire ad attrarre più traffico».

È certo che l’aeroporto delle Marche gioca un ruolo strategico per il territorio… «Gli aeroporti hanno questo ruolo, ma mi dispiace dire che nelle Marche non è ben compreso. Qui rappresenta un “di cui” mentre nelle altre regioni è un pilastro fondamentale. Noi siamo al vertice di una filiera del turismo che altrimenti non girerebbe. Oggi per arrivare nelle Marche, ad esempio dalla Germania, si utilizza l’aereo, non il treno o l’auto. Come Fondo che ha investito qui siamo fiduciosi che verrà riconosciuto il ruolo dell’aeroporto in un contesto di crescita economica e occupazionale dell’intera regione».

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