Ancona-Osimo

Aeroporto di Ancona, droga in pacchi diretti all’estero. Sequestrate anche 132 piante di marijuana

Dopo aver denunciato sette persone tra i 25 e i 60 anni, i militari hanno investigato presso i locali degli indagati nei comuni di Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche e Ortona, dove veniva coltivata la cannabis

La marijuana sequestrata

ANCONA- I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Falconara Marittima hanno collaborato con le Fiamme Gialle e dai funzionari ADM nel quadro di specifiche attività di controllo presso l’aeroporto delle Marche. Grazie all’ausilio di unità cinofile, i militari hanno individuato, nel corso di sei interventi, oltre nove chilogrammi di marijuana e novanta grammi di hashish, occultati in pacchi spediti tramite corriere e diretti prevalentemente all’estero, in particolare verso il Regno Unito, Germania, Spagna, Austria e Grecia.

A seguito dei predetti sequestri sono state quindi effettuate ulteriori investigazioni che hanno permesso di individuare sette persone, tra i 25 e i 60 anni, mittenti delle spedizioni, residenti nelle province di Fermo, Macerata e Chieti. Gli stessi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, che prevede la reclusione da sei a venti anni e una multa da 26.000 a 260.000 euro.

Il campo di marijuana a Ortona (Chieti)

L’Autorità giudiziaria, su richiesta dei finanzieri, ha disposto apposite perquisizioni presso i locali nella disponibilità degli indagati, poi eseguite dalle Fiamme Gialle di Falconara Marittima con i militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Ancona e il supporto delle unità cinofile.

Le attività investigative, effettuate nei comuni di Porto Sant’Elpidio (Fm), Civitanova Marche (Mc) e Ortona (Ch), hanno, quindi, consentito di sottoporre a sequestro ulteriori trentuno chilogrammi di marijuana, 250 grammi di hashish e ben 132 piante di canapa, coltivate in un appezzamento di terreno in Ortona (Ch). Lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno pari a circa 410.000 euro.

Gli indagati utilizzavano siti internet e social network per vendere la droga, provvedendo poi ad effettuare le spedizioni in tutta Europa.

Lo sforzo operativo nel settore del contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti è finalizzato a disarticolare la filiera distributiva della sostanza in parola mediante capillari servizi di prevenzione e repressione attuati tramite apposita analisi territoriale ed il controllo delle reti stradali, dei porti, degli aeroporti e delle rotabili maggiormente interessati dai traffici illeciti nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria.

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