Ancona-Osimo

Aerdorica, i sindacati: «Manca un piano industriale chiaro e 30 lavoratori a rischio licenziamento»

Nuova mobilitazione per i lavoratori dell'aeroporto che hanno aderito allo sciopero di 24 ore del trasporto aereo promosso da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti. I dipendenti sono angosciati per il loro futuro lavorativo: la scadenza del contratto di solidarietà è imminente e l’utilizzo di ulteriori ammortizzatori sociali non è certo

ANCONA- Nuova mobilitazione per i lavoratori di Aerdorica che hanno aderito allo sciopero di 24 ore del trasporto aereo promosso da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti. Se a livello nazionale pesano le difficoltà del settore aeroportuale, la crisi di Alitalia e il mancato rifinanziamento da parte del Governo del fondo del Trasporto Aereo; a livello regionale preoccupa anche la spinosa situazione di Aerdorica. I dipendenti dell’aeroporto marchigiano, alcuni presenti alla conferenza stampa, sono angosciati per il loro futuro lavorativo: la scadenza del contratto di solidarietà è imminente e l’utilizzo di ulteriori ammortizzatori sociali non è certo. A questo si aggiungono l’udienza di omologa al concordato fissata per il 13 giugno– che deciderà se apporre o meno il sigillo ufficiale al piano presentato dalla società-, e la conseguente privatizzazione dell’infrastruttura che dovrebbe avvenire entro metà luglio.

Alcuni lavoratori di Aerdorica alla conferenza stampa

I sindacati lamentano anche la mancanza di un piano industriale chiaro, «nonostante la promessa di sviluppo da parte del Fondo Njord». Dopo aver chiesto un incontro, il 3 giugno alle 12 Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Marche saranno ricevuti dal Presidente della Regione, Luca Cerisicoli, mentre sono in attesa di fissare una data per incontrare l’Amministratore Unico di Aerdorica, l’Ing. Bassetti.

«Aumentano i voli, i passeggeri e il settore cargo sono in crescita ma al Sanzio è crisi occupazionale. In autunno partiranno i nuovi collegamenti con Shangai e Shenzen eppure si parla di 30 esuberi– dichiara Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil Marche-. Aerdorica ha chiuso il bilancio con 8 milioni e mezzo di passivo nonostante la privatizzazione, questo si ripercuoterà nella riduzione del costo del lavoro. Le dichiarazioni a mezzo stampa fatte dall’A.U. Bassetti, evidenziano infatti una strategia aziendale basata sulla riduzione del costo del lavoro senza un piano industriale dettagliato che indichi quale sviluppo imprimere all’infrastruttura. Intendiamo scongiurare gli esuberi ma si intravede il tentativo di procedere a sostituire lavoratori con anzianità di servizio piuttosto alte con lavoro precario e sotto pagato anche attraverso stage. Per quanto riguarda gli esodi incentivati, le proposte dell’amministratore unico di Aerdorica sono insufficienti per coprire anni di contribuzione al raggiungimento della pensione di molti degli operatori. Vogliamo contrastare l’esternalizzazione dei servizi».

L’alternativa ai licenziamenti, secondo i sindacati di categoria, passa attraverso il protocollo di intesa con la Regione per la ricollocazione dei lavoratori in altre società partecipate. «Finché non entrerà il privato, il fondo Njord, la Regione deve farsi parte attiva prendendo in carico eventuali esuberi. Non può uscire di scena, deve prendere degli impegni prima delle elezioni regionali- afferma Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche-. La cosa che ci interessa di più è capire lo sviluppo di Aerdorica e il mantenimento dei livelli occupazionali. I dipendenti sono 97 ma si stanno verificando delle uscite volontarie per cui il numero nei prossimi mesi scenderà a 89. Dagli incontri che abbiamo avuto con l’A.U. è emersa la volontà di sospendere gli ammortizzatori sociali, in scadenza il 31 luglio, dal 1 giugno per poi procedere con i licenziamenti da agosto. Noi lo contrasteremo, è necessario proseguire con gli ammortizzatori sociali».

«L’Azienda è stata salvata con un investimento pubblico: la Regione ha tirato fuori dal suo bilancio 25 milioni di euro e non può lasciare a piedi i lavoratori- spiega Giorgio Andreani, segretario generale Uiltrasporti Marche-. Vogliamo vedere i numeri del piano industriale e trattare con la Regione Marche per tutto quello che riguarda il personale. Il punto di forza dell’aeroporto è la qualità del servizio, il valore aggiunto di questa infrastruttura sono i lavoratori. Chiediamo anche che gli stipendi vengano pagati con regolarità; ad aprile è stato dato solo acconto».

L’adesione allo sciopero è molto alta, sono garantite solo le fasce di garanzia e i voli per le isole. Lufthansa ha cancellato 3 voli, altri di altre compagnie sono partiti in ritardo.

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