Ancona-Osimo

Adolescenti, campioni di rapporti orali e sesso non protetto

È la fotografia degli adolescenti di Ancona e provincia, scattata dal Consultorio più grande della regione, quello del Poliambulatorio 2000 dell’Area Vasta 2

Ragazzi

ANCONA – Poco informati sul sesso, non usano il preservativo e hanno rapporti sempre più precocemente. È la fotografia degli adolescenti di Ancona e provincia, scattata dal Consultorio più grande della regione, quello del Poliambulatorio 2000 dell’Area Vasta 2. «Il primo rapporto avviene sempre più precocemente – spiega Valeria Bezzeccheri, ginecologa del consultorio dell’Area Vasta 2 – solitamente intorno ai 15 anni, anche se in qualche caso abbiamo avuto dei ragazzini che hanno consumato la loro prima volta in età inferiore. Un’esperienza che avviene in una forte inconsapevolezza e soprattutto con un grande spirito di emulazione di ciò che vedono fare agli adulti, dal momento che possono fruire molto facilmente di pornografia online». Un adolescente su tre ha rapporti completi, ma sono soprattutto i rapporti orali ad essere praticati dai teenager, mentre sono in crescita i rapporti anali, che circa il 10% dei ragazzini pratica regolarmente per proteggersi dal rischio di gravidanze indesiderate.

adolescenti
Adolescenti

Il preservativo è poco amato dai ragazzi che lo reputano costoso e lo percepiscono come una barriera che limita il piacere, trascurando il rischio di poter contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Molto in voga tra i ragazzini il coito interruptus, con infezioni e gravidanze indesiderate nel 30% dei casi. Anche se in Italia e nelle Marche, negli ultimi anni si assiste ad un costante calo del tasso di interruzione volontaria di gravidanza, si registrano ancora numerosi casi tra le ragazze giovani (20-25 anni) ed alcuni anche tra le minorenni (15-16 anni) di nazionalità prevalentemente italiana.

Pillola anticoncezionale
Condom

Nonostante oggi siano in commercio pillole leggerissime, sono ancora moltissime le teenager e le donne adulte che rinunciano a questo tipo di anti concezionale per timore di ingrassare, una preoccupazione sollevata spesso dalle mamme. «C’è grande ignoranza su questo tema – evidenzia la ginecologa – le mamme non vogliono che le figlie assumano la pillola perché è un farmaco e perché hanno paura che possa provocare tumori, ma anche per il rischio che possano prendere peso».

Ginecologa (immagine di repertorio)

Altra nota dolente sono le malattie sessualmente trasmissibili. Anche su questo punto l’inconsapevolezza e la disinformazione imperversano: gli adolescenti temono le malattie ma non si proteggono per prevenirle. «Una questione tornata in auge con il caso dell’untore, in quel periodo diversi ragazzini sono venuti al consultorio per informarsi – spiega la dottoressa Bezzeccheri –. È importante che i ragazzi capiscano anche l’importanza della doppia contraccezione, la pillola per lei e il preservativo per lui, specie nel caso di rapporti occasionali. Tra le malattie sessualmente trasmissibili, quelle che riscontriamo più frequentemente sono la Clamidia e i Micoplasmi». Un tema sul quale non bisogna abbassare la guardia, visto che le Marche sono tra le regioni italiane con la più alta incidenza di infezioni da HIV.  «I ragazzi a volte hanno rapporti sotto l’influenza di alcool e droghe – evidenzia la dottoressa – e questo può influire molto sulla trasmissione di malattie infettive e nelle gravidanze indesiderate, perché in quei frangenti c’è una perdita di controllo su quanto sta accadendo e aumentano i comportamenti a rischio».

I ragazzi e lo smartphone

Il sesso è ancora un tabù di cui non parlare in famiglia. Ma allora, come si informano i ragazzi di oggi?  Su questo tema il ruolo del web e dei social network emerge prepotentemente. L’educazione sessuale dei teen avviene soprattutto così, cercando informazioni online, sui forum o sui siti tematici. Le famiglie su questo punto sono latitanti: i genitori non hanno tempo perché sono stretti nella morsa degli impegni lavorativi, e i ragazzini si arrangiano come possono. Parlano fra loro, si confrontano soprattutto nel gruppo di amici anche nelle chat di WhatsApp, dove sono molto attivi. Poi ci sono Instagram e Facebook, dove traggono ispirazione per emulare atteggiamenti e pose sexy che vedono attuare agli adulti di riferimento.
Adulti che a volte manifestano atteggiamenti più infantili dei loro figli: «negli anni abbiamo assistito ad un cambiamento nel rapporto madre-figlia, è diminuito il gap generazionale e non è insolito che madre e figlia possano frequentare la stessa discoteca – spiega la ginecologa – Le mamme delle adolescenti si vestono come loro e postano sui social foto provocanti, che vengono emulate dalle figlie. I ragazzini sono a caccia di like e cercano rilevanza nel gruppo, ma il rischio è che possano finire nella rete della pedofilia. Le scuole e la polizia postale hanno lavorato molto su questo tema. Purtroppo manca il vecchio gruppo di amici, i ragazzini trascorrono troppo tempo in chat, più che nel contatto reale e questo li porta a perdere il contatto con la realtà e la capacità di affrontare l’altro. La fascia di età più a rischio in questo senso è quella compresa tra i 14 e i 16 anni».

sanità generica
Immagine di repertorio

Dell’importanza dell’educazione affettiva e sessuale dei ragazzi è fortemente convinta la dottoressa Bezzeccheri: «è importante che siano rafforzate tutte le attività finalizzate a migliorare gli stili di vita degli adolescenti e ad aumentare la consapevolezza dei loro comportamenti, in un momento della vita in cui vi è maggiore propensione ad esporsi a rischi e vulnerabilità.  I genitori devono capire che non basta spiegare ai ragazzi solamente l’importanza della contraccezione, ma occorre educarli affettivamente cercando un maggior dialogo con i figli. Servono più regole e maggiori momenti di condivisione in famiglia. I ragazzi di oggi sono troppo liberi e spesso il nucleo familiare è monoparentale perché magari i genitori sono separati e non hanno tempo da dedicare ai figli. Occorre ascoltare i ragazzi, per aiutarli a superare le loro paure, non possono affrontare tutto da soli. Un maggior dialogo permetterà ai genitori di cogliere anche quei piccoli segnali di disagio che rappresentano campanelli d’allarme importanti. Lavorare con gli adolescenti richiede un grande e costante sforzo di confronto e messa in discussione – conclude la dottoressa – una capacità di saper rispettare il loro protagonismo sapendo anche aspettare i “loro” tempi e una disponibilità nel saper accogliere dubbi, paure, rabbie che possono manifestarsi in modo diverso dal nostro. Interagire con gli adolescenti può risultare molto ricco di soddisfazioni ma allo stesso tempo faticoso, costellato da momenti in cui non si riescono a vedere risultati concreti».

I SERVIZI OFFERTI DAL CONSULTORIO
Un ruolo importantissimo quello svolto dai consultori, che per lungo tempo sono stati un po’ abbandonati, ma che ora stanno riguadagnando terreno. «L’adolescenza è una fase molto importante per la promozione di corretti stili di vita che si rifletteranno sulla salute dei futuri adulti anche in termini di fertilità – precisa la dottoressa Bezzeccheri – Gli “Spazi Giovani” dei Consultori presentano alcune caratteristiche (luogo neutro non stigmatizzante, servizio a libero accesso e gratuito) che li rendono già oggi porte di accesso privilegiate per gli adolescenti.

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Ragazzini

A questo proposito per migliorare il servizio è stato avviato un progetto denominato “Affaridicuore” che intende promuovere la salute sessuale intesa come attività in grado di sviluppare nei giovani la capacità di prendere decisioni coscienti nei riguardi del proprio benessere psico-fisico e socio-relazionale e che deve fornire strumenti cognitivi ed emotivi che permettano una comprensione della sessualità quale modalità per comunicare affetti nel rispetto di sé stessi e dell’altro.
Un’ ulteriore finalità è rappresentata dalla dislocazione del servizio consultoriale in diverse sedi, oltre a quella formale già attiva, in sedi che sono più vicine ai giovani e quindi maggiormente fruibili dagli stessi, in un’ottica di integrazione tra servizi formali e informali, tra sociale e sanitario».

L’informabus

Il progetto, sottoscritto dal Direttore Generale dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua e dall’Assessore alle Politiche Sociali Emma Capogrossi, prevede una collaborazione tra Consultorio di Ancona AV2 e Comune di Ancona attraverso l’Unità di Strada Informabus che fa capo al servizio Politiche Sociali e il servizio Informagiovani che rientra nell’ambito del servizio Politiche Giovanili.

«Noi operatori del consultorio (ginecologa, ostetrica, psicologa e assistente sociale), siamo presenti insieme agli operatori del Servizio per due giovedì al mese (il primo e il terzo) sull’informabus che sosta a Piazza Roma nella fascia oraria pomeridiana – precisa la dottoressa – Qui lavoriamo con i ragazzi sull’educazione affettiva e sessuale, ma anche sulla prevenzione delle dipendenze da alcool, gioco e droghe. I ragazzi ormai lo sanno di trovarci li perché sono un paio di anni che è attivo questo servizio e la risposta c’è, partecipano. Ci sono pomeriggi in cui salgono a bordo anche una decina di adolescenti. In genere sono più i maschi (70%) che le femmine (30%) a salire. È un sistema che piace perché è un ambiente che garantisce la riservatezza e poi i ragazzi non si sentono giudicati».

AFFARI DI CUORE
“Affari di cuore” è anche un sito web con un blog dove i ragazzi possono trovare risposte qualificate su molti argomenti: sesso, contraccezione, amore, amicizia e rapporto con il gruppo dei pari. Argomenti sui quali nell’online imperversano le fake news. La pagina web è collegata anche ai social Facebook e Instagram dove vengono veicolati eventi e campagne informative. Un progetto che è piaciuto ai ragazzi e che ha ottenuto più di 8mila visualizzazioni, nonostante sia stato avviato solo da un anno e mezzo.

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