Ancona-Osimo

Addio a Nicolò Mazzola, stroncato da un male a soli 28 anni. Era infermiere all’Inrca di Ancona

Aveva lavorato anche alla casa di riposo Benincasa. Il ricordo commosso di amici e colleghi: «Era stimato e benvoluto da tutti, ora vola in pace»

Nicolò Mazzola

ANCONA – Addio a Nicolò Mazzola, infermiere di 28 anni stroncato da un tumore. Si è spento nella sera di lunedì (11 aprile), il giovane sanitario in forza all’Inrca di Ancona.

Qui, lavorava da tempo alla clinica di Geriatria. Benvoluto e stimato da colleghi e colleghe, Nicolò, dopo la laurea in infermieristica conseguita ad Ancona, all’Università Politecnica delle Marche, aveva trascorso un breve periodo alla casa di riposo Benincasa, nel capoluogo dorico, in via Podesti.

Originario della Puglia – natio di Molfetta – viveva da tempo a Jesi. Mazzola era stato in prima linea sul fronte covid, tanto che – tra il 2020 e il 2021 – aveva lavorato con un contratto Covid nella Pneumologia dell’ospedale Carlo Urbani per poi essere assunto – come dicevamo – all’Inrca, in Geriatria, sotto la guida del professor Antonio Cherubini.

Nicolò Mazzola nella foto del suo profilo Facebook

A febbraio, la diagnosi che non gli ha lasciato scampo: un male incurabile lo ha portato per via per sempre dall’affetto di familiari, amici e colleghi. Ha lavorato (e lottato) fino all’ultimo, Nicolò, col sorriso che lo ha sempre contraddistinto.

Tanti i ricordi commossi affidati alle bacheche dei social: «Nella mia memoria – scrive Annalisa – restano tanti momenti condivisi, ed io come educatrice sono cresciuta grazie a voi e al vostro affetto. In questa foto di 15 anni fa – si legge di fianco allo scatto – in questo abbraccio rivedo un “piccolo” Nicolò Mazzola sempre sorridente, gentile, buono. Un’anima giovane e bella. Tu sei questo, tu sei pace, ora più che mai».

Gli amici lo ricordano come «un ragazzo umile e molto generoso». «Vola Nico. La Pneumologia di Jesi non ti scorderà mai» – scrivono i colleghi – Sei parte di noi. Scoprirai una vita nuova, piena… senza dolore. Solo gioia. Perché sei un’anima pulita e speciale».

E ancora: «Nico ci mancherai moltissimo. Lasci un vuoto immenso»

Costanza gli dedica persino una delle più belle canzoni di Renato Zero, dal titolo Amico: «…Amico era ieri, le vele le hai spiegate ormai. Che fai se stai lì da solo, in due più azzurro è il tuo volo. Amico è bello. Amico è tutto, è l’eternità». 

Il feretro è partito stamane dall’ospedale regionale di Torrette, direzione Puglia (Molfetta), dove avranno luogo le esequie.

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