Ancona-Osimo

Ad Maiora! Ancona festeggia i nuovi dottori

L'Università Politecnica delle Marche sforna più dottori e più ricchi, confermandosi una eccellenza nel panorama accademico nazionale. Consegnate nel pomeriggio di oggi le pergamene ai 416 neo laureati. Al via ad Ancona spazi di co-working destinati alle giovani imprese, il primo dei quali si troverà nell'ala del museo della città, inaugurato nelle scorse settimane

ANCONA- Si è rinnovata nel pomeriggio di oggi, per il terzo anno consecutivo, la cerimonia di consegna delle lauree in Piazza Roma ad Ancona. Un appuntamento molto atteso con il quale l’Università Politecnica delle Marche presenta alla società i neo laureati, un capitale umano di grande ricchezza per la città e per l’intera regione. Quest’anno sono stati 416 i laureati che hanno ricevuto le pergamene: 22 neo dottori in Agraria, 86 in Economia, 173 in Ingegneria, 71 in Medicina e 64 in Scienze.

Alcuni dei neo dottori

I neo laureati fanno parte dei corsi triennali (sede di Ancona) delle aree scientifiche di Agraria, Economia, Ingegneria e Scienze, delle lauree a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, e della laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche dell’Università Politecnica delle Marche che hanno conseguito il titolo nella sessione estiva di luglio 2018.

L’Università Politecnica delle Marche si conferma la prima in Regione in termini numerici e occupazionali dei laureati. L’ultima indagine pubblicata da Alma Laurea ha evidenziato che a 5 anni dal conseguimento del titolo il 91,9% dei laureati dell’Università Politecnica delle Marche lavora. Un dato di molto superiore rispetto alla media nazionale, che si ferma all’87,3%. Anche la retribuzione netta mensile è superiore, e si attesta a 1.506 euro, rispetto ai 1.428 euro della media nazionale. Insomma una vera e propria eccellenza Made in Marche. Altro dato significativo: il 69,1% dei laureati trova impiego nel centro Italia, quindi nell’area dove ha seguito il percorso di studi, mentre l’8,2% sceglie di andare all’estero, contro il 5% della media nazionale. Un titolo che nelle Marche segna un primato anche per età di conseguimento: alla Politecnica delle Marche ci si laurea infatti intorno ai 25 anni, 8 mesi prima rispetto alla media nazionale.

Da sx: Antonio Chiusolo, Nunzio Isidoro, Marcello D'Errico, Valeria Mancinelli, Gianluca Gregori, Pierluigi Stpia, Serena Chiucchi, Paolo Mariani. In piedi Sauro Longhi
Da sx: Antonio Chiusolo, Nunzio Isidoro, Marcello D’Errico, Valeria Mancinelli, Gianluca Gregori, Pierluigi Stipa, Serena Chiucchi, Paolo Mariani. In piedi Sauro Longhi

Otto dei dodici Dipartimenti dell’Università Politecnica delle Marche sono stati qualificati come eccellenze, ha precisato il rettore Sauro Longhi, ricordando che UNIVPM è risultata al quinto posto in ambito nazionale secondo un rapporto del Censis. In particolare Agraria si conferma ai vertici nazionali e internazionali.

Un quadro di eccellenza che rende i neo laureati indispensabili per le imprese marchigiane, come ha ricordato il rettore, esortando i giovani a continuare a sognare «perché questo vi farà ricchi».
La consegna della pergamena
La consegna della pergamena

«La presentazione in piazza dei nostri giovani laureati vuole essere un modo per valorizzare l’obiettivo raggiunto – ha detto il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi – un risultato importante per Voi giovani ragazze e ragazzi e per le Vostre famiglie, ma soprattutto per la società che vede in Voi un capitale, un capitale umano ricco e competente, capace di garantire un futuro di crescita e di pace al nostro paese. La piazza, cuore della città è il modo migliore per valorizzare tutto questo. L’Università con la sua capacità di produrre e condividere la conoscenza e il sapere dell’uomo, rappresenta uno strumento straordinario per la crescita del nostro paese e dell’Europa, la conoscenza e più in generale la cultura può produrre ricchezza e valori da condividere».

Un ruolo importante quello svolto dall’Università che forma non solo neo dottori, ma uomini e donne. «Insegnare – ha detto il rettore – è come far germogliare giovani arbusti, che nel tempo crescendo diventeranno alberi forti capaci di superare le sfide che la vita presenterà loro. Con questo spirito continuo nella mia azione di Rettore per far crescere i territori come espressioni di persone che condividono obiettivi di inclusione e di crescita sociale ed economica. Oggi voi giovani laureandi siete gli alberi che crescendo darete ombra ai tanti che vi si siederanno attorno».

Il discorso della sindaca Valeria Mancinelli
Il discorso della sindaca Valeria Mancinelli

Un recente rapporto dell’Unesco, ha messo in evidenza che nel mondo gli studenti iscritti negli atenei sono raddoppiati negli ultimi vent’anni. «Segno che il mondo sta investendo nella conoscenza e nello studio. Dobbiamo creare le condizioni perché i nostri laureati aumentino, raddoppino, altrimenti rischiamo di perdere il “treno della crescita”, rischiamo un impoverimento non solo culturale ma soprattutto economico. La ricchezza si produce con un maggior investimento in capitale umano. Un futuro di pace e prosperità si costruisce nelle Università, nelle nostre aule, nei nostri laboratori di ricerca».

«Oggi Celebriamo un rito che esprime valori veri e reali. Una grande e bella festa in cui il centro della città viene invaso da tanta energia positiva» ha detto la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, che ha esortato i giovani a coltivare i loro sogni e ad adoperarsi per tradurli in realtà. «Buon futuro!» l’augurio finale della sindaca ai neo dottori.

Intanto l’amministrazione Mancinelli ha messo in cantiere una serie di progetti per i quali sono stati ottenuti i finanziamenti europei, che «costituiranno occasione di lavoro qualificato anche per i giovani», ha spiegato la sindaca. In partenza anche i co-working, spazi comuni «messi a disposizione a condizioni promozionali per poter fare avviare attività di giovani imprese». Il primo di questi si troverà nella nuova ala del museo della città, attualmente in fase di allestimento, ma che prevedibilmente dovrebbe essere pronto entro fine anno.

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