Ancona-Osimo

Ad Ancona l’ultimo saluto a Lauro Mancini vittima della vongolara ribaltata. Il dolore di parenti e amici

Una chiesa gremita per l'ultimo abbraccio al pescatore morto durante una battuta di pesca di fronte a Falconara Marittima. Il rione degli Archi stretto intorno alla famiglia di Mancini

La cerimonia funebre nella Chiesa del Santissimo Crocifisso nel rione degli Archi

ANCONA – La comunità degli Archi ha dato l’estremo saluto questa mattina a Lauro Mancini, il pescatore che all’alba di lunedì scorso è stato inghiottito dal mare. Tanti i colleghi e amici che sono venuti a portare il loro cordoglio alla famiglia, ai fratelli Massimiiano e Franco e al figlio Nicolas. La commozione e il dolore erano visibili nei volti di tutti i presenti alla chiesa del Santissimo Crocifisso ad Ancona dove è stata celebrata la cerimonia funebre. Al termine del rito un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro. E poi gli abbracci al figlio Nicolas e il lungo silenzio di una platea commossa, che ancora non sa darsi pace per quello che è accaduto.

Le indagini

Intanto proseguono le indagini sulle dinamiche della morte di Mancini. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo ai danni del fratello Massimiliano e del comandante della vongolara Emilia, Fabrizio Trinchera. Restano da appurare le dinamiche dell’incidente che ha provocato la morte di Mancini. Dai primi interrogatori sembrerebbe che Mancini sia rimasto intrappolato nella cabina dei comandi nel tentativo di bloccare la pompa idraulica durante il recupero della draga. Una manciata di secondi che sono risultati fatali per il marittimo che non è riuscito a divincolarsi quando l’imbarcazione si è rovesciata.

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