Ancona-Osimo

A bordo della nave scuola Palinuro, con il favore dei venti

“Faventibus Ventis” è il motto della nave goletta della Marina Militare in sosta al porto di Ancona fino a domani, giovedì 6 luglio. Maestosa con i suoi 70 metri di lunghezza, è armata da tre alberi: il Trinchetto (a prua) è a vele quadre, gli altri due, il Maestra (centrale) e il Mezzana (a poppa) sono armati con vele di taglio

ANCONA- “Faventibus Ventis”- “Con il favore dei venti” è il motto del Palinuro, la nave goletta della Marina Militare in sosta al porto di Ancona fino a domani, giovedì 6 luglio. La nave scuola forma allievi sottufficiali che provengono dalla Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto. A bordo del Palinuro si imbarcano per 15 giorni anche gli allievi della Scuola Navale F. Morosini di Venezia, ad Ancona ne sono saliti a bordo 43 dai 16 ai 18 anni. Mediamente, l’equipaggio del Palinuro si compone di 70-80 persone mentre gli allievi sono 60. Quest’anno ci sono ben 28 donne, in aumento rispetto agli anni passati. A bordo gli allievi fanno tutto ciò che fa l’equipaggio: dal lavaggio al lavoro del timoniere e del nocchiere. Non vanno però in alberata, compito che invece possono svolgere i sottufficiali opportunamente addestrati. Ragazzi e ragazze vivono tutti insieme in un open space dove mangiano e dormono su delle amache.

Questa del 2017 è la 53esima campagna addestrativa del Palinuro e per la prima volta, saliranno a bordo a Trieste gli scout nautici. Il viaggio dura circa sei mesi e tocca porti italiani e stranieri testimoniando le più antiche tradizioni della marineria italiana. La nave scuola poi si ferma per la manutenzione. Partita il 20 aprile da La Maddalena, il suo porto di assegnazione e sotto la guida del Capitano di Fregata, il comandante Giuseppe Valentini, ad ottobre rientrerà a La Spezia. La nave scuola Palinuro ha già fatto tappa in Albania e in Montenegro e una volta partita da Ancona si dirigerà verso la Croazia e la Slovenia. Poi imbarcati gli allievi sottufficiali a Bari, scenderà verso Malta, Grecia e Turchia.

Il Palinuro non è nata come nave scuola. Fu costruita per conto di una società privata nei cantieri di Nantes in Francia e venne varata nel 1934 con il nome Commandant Louis Richard. Era adibita alla pesca e andava a prendere il merluzzo nei banchi di Terranova. Nel 1951 venne acquistata dall’Italia per affiancarla all’Amerigo Vespucci nel ruolo di nave scuola, in sostituzione del Cristoforo Colombo. La nave, venne così in parte trasformata e adeguata alle nuove esigenze. Al termine dei lavori, avvenuti presso il cantiere navale di Castellammare di Stabia e l’Arsenale di La Spezia, la nave entrò in servizio nella Marina Militare il 16 luglio 1955, ribattezzata Palinuro in onore del mitico nocchiero di Enea nell’Eneide di Virgilio.

Maestosa con i suoi 70 metri di lunghezza, è armata da tre alberi: il Trinchetto (a prua) è a vele quadre, gli altri due, il Maestra (centrale) e il Mezzana (a poppa) sono armati con vele di taglio. A questi alberi si aggiunge il bompresso che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, armato con vele di taglio (fiocchi). Il timone è originale: da una parte c’è il nome Palinuro, dall’altra il nome Commandant Louis Richard. Lo scafo è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno. C’è l’idea di riportare il ponte in legno. Il Palinuro ha un solo motore e come assicura il Tenente di Vascello Umberto Montoneri, capo servizio dettaglio armi,  ufficiale p.i. e ufficiale alla rappresentanza «la parte più affascinante è la navigazione a vela».

Tenente di Vascello Umberto Montoneri, capo servizio dettaglio armi, ufficiale p.i. e ufficiale alla rappresentanza

Non è la prima volta che la nave scuola Palinuro fa sosta ad Ancona. È già attraccata altre volte in quanto nel capoluogo regionale c’è il Comando Scuole della Marina Militare e la cittadinanza risponde bene. Infatti, dal 4 luglio quando la nave goletta è arrivata nel porto dorico, è stata visitata da moltissime persone. Inoltre, durante la sosta sono stati programmati una serie di eventi che mostrano l’impegno della Marina Militare a farsi promotrice di iniziative a favore della collettività e per la salvaguardia dell’ambiente marino. Oggi, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce. – La Spezia) ha dedicato la giornata alla prevenzione cardio e cerebrovascolare con il format di “prevenzione a gonfie vele” e l’Associazione Cani di Salvamento ha dato dimostrazione delle attività che svolge. Nel pomeriggio poi, l’associazione MAREVIVO ha presentato la campagna “Adriatic Recovery Project” per la tutela dell’ambiente marittimo Adriatico.

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