Ancona-Osimo

Da 9 anni attendono il rinnovo del contratto: presidio dei lavoratori della pubblica amministrazione

In 350 hanno preso parte alla mobilitazione sotto la sede della Regione ad Ancona, organizzata da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati chiedono al presidente Ceriscioli di intervenire per sbloccare la situazione (La photo gallery)

Presidio dei lavoratori della pubblica amministrazione davanti la sede della Regione
Presidio dei lavoratori della pubblica amministrazione davanti la sede della Regione

ANCONA- Da nove anni attendono il rinnovo del contratto. Sono i lavoratori della pubblica amministrazione ed oggi, circa in 350, hanno partecipato al presidio sotto la sede della Regione Marche organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Sindacati e lavoratori chiedono il rinnovo dei contratti nazionali delle Funzioni Locali e della Sanità le cui trattative sono in stallo.

Alessandro Pertoldi, segretario generale Fp Cgil

«Nell’immaginario collettivo passa l’idea che il contratto del pubblico impiego sia stato rinnovato e che 85 euro siano stati riconosciuti a tutti. Così non è, la realtà è ben diversa. L’unico contratto che è stato sottoscritto è quello delle funzioni centrali, i cosiddetti ministeriali- spiega Alessandro Pertoldi segretario generale Fp Cgil-. Ci sono due comparti importantissimi, sanità ed enti locali, che invece sono in una situazione di stallo.

Nelle Marche oltre 19mila lavoratori della sanità e oltre 14mila degli enti locali attendono il rinnovo del contratto da 9 anni. Per questo in tutte le regioni d’Italia abbiamo deciso di organizzare queste manifestazioni come momento di sollecitazione e di pressione. Il contratto, oltre ad essere elemento di riconoscimento retributivo dopo 9 anni di mancati aumenti, è anche uno strumento per migliorare il lavoro nella pubblica amministrazione e per migliorare i servizi ai cittadini».

Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp

«Chiediamo al presidente Ceriscioli di farsi portavoce delle istanze dei lavoratori presso la conferenza Stato – Regioni perché solo con il rinnovo del contratto nazionale si potrà continuare a garantire i servizi ai cittadini e riconoscere la professionalità di tutti i lavoratori della sanità, della pubblica amministrazione e delle autonomie locali. Il tempo stringe, entro il 4 marzo dobbiamo rinnovare i contratti» dichiara Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp.

Rossano Moscatelli, segretario generale Uil Fpl

«I lavoratori vivono male questa situazione. Vogliamo lanciare un messaggio: bisogna invertire la rotta. I dipendenti pubblici, sanità, autonomie locali, province, regioni, città metropolitane devono avere il rinnovo del contratto nazionale perché ne hanno il diritto. È dal 2009 che siamo in totale stallo. Le trattative nazionali sono bloccate e noi chiediamo al presidente Ceriscioli e alle istituzioni di intervenire con i comitati di settore per sbloccare questa annosa situazione» afferma Rossano Moscatelli, segretario generale Uil Fpl.

Al rinnovo dei contratti si associa il tema della stabilizzazione dei lavoratori precari con la richiesta di dare attuazione alle recenti disposizioni di legge contenute nel Decreto Madia. Una delegazione ha poi incontrato il presidente della Regione Luca Ceriscioli.