Ancona-Osimo

50 anni dal terremoto che devastò Ancona: il Comune organizza tre eventi per non dimenticare

Dal terremoto nel 1972 alla frana Barducci nel 1982. Il ricordo di Ancona con tre appuntamenti per non dimenticare. Ecco quali saranno

(Foto: Ufficio stampa Vvf Marche)

ANCONA – Erano le 21,25 del 25 gennaio 1972. D’improvviso un boato ha investito la città. I palazzi hanno cominciato ad oscillare. Le grida di paura. La fuga in strada. Fu la terribile esperienza del sisma che si prolungò fino all’estate dello stesso anno. Infatti lo sciame continuò fino al suo culmine: il 14 giugno con una scossa del decimo grado della scala Mercalli della durata di 15 interminabili secondi. Per fortuna Ancona riuscì a non contare decessi, nonostante i palazzi più vecchi del centro storico furono duramente colpiti. Dieci anni dopo un altro evento nefasto ha capito il capoluogo: la cosiddetta frana Barducci. Era il 12 dicembre del 1982 e un intero pezzo di città è slittato dal colle Montagnolo, che domina Posatora, verso il mare. Lo smottamento ha inevitabilmente travolto parte del quartiere di Posatora fino a cancellare il Borghetto e segnare la Palombella.

Le iniziative

Per commemorare i giorni in cui la morfologia della città cambiò per sempre, il Comune di Ancona ha organizzato una serie di iniziative presentate questa mattina (24 gennaio) al Palazzo degli Anziani.

Il primo appuntamento, aperto al pubblico, sarà il 14 giugno 2022, anniversario della scossa più significativa. Alle 15,30 al Teatro delle Muse andranno in scena le testimonianze di alcuni cittadini. E contestualmente sarà organizzata un’esposizione di mezzi storici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Alle 21,15 (luogo da confermare) concerto della Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Si proseguirà poi con un’iniziativa di approfondimento tecnico-scientifico e istituzionale nei giorni 17 e 18 giugno. I due seminari si terranno alla Mole Vanvitelliana.

Per la metà di ottobre, inoltre, in occasione della settimana nazionale della Protezione civile, saranno programmati ulteriori momenti di approfondimento d’intesa con la Protezione Civile Nazionale e Regionale delle Marche.
L’incontro conclusivo, aperto alla popolazione, è previsto per il 12 dicembre, anniversario della frana di Posatora, con testimonianze dirette delle persone coinvolte.

La commissione scientifica

Sulle calamità naturali che hanno colpito la città di Ancona, opera già da tempo una Commissione Scientifica presieduta dal prof. Gabriele Scarascia Mugnozza, presidente della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi presso il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Commissione, nell’ambito delle iniziative in programma, affronterà diversi aspetti tecnici. Per il rischio sismico sarà coordinata dai professori Mauro Dolce e Roberto Paolucci e per il rischio idrogeologico, dai professori Fausto Guzzetti e Armando Brath.
Partecipano alla Commissione il prof. Stefano Lenci, delegato dal Rettore di Univpm, anche per i collegamenti con le altre Università della regione e l’ing. Stefano Capannelli del Comune di Ancona.

È stato, inoltre, costituito un gruppo di ricerca storico-documentale e delle testimonianze, coordinato da Marcello Bedeschi, che all’epoca del terremoto era responsabile della Segreteria Personale del sindaco Trifogli, Fabio Costantini, capo di Gabinetto della Prefettura di Ancona nel 1972, e Claudio Sargenti.

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