FABRIANO – Sul divieto di fumo nelle aree gioco per bambini a Fabriano si è consumato un episodio che ha visto la maggioranza votare contro, dopo che essi stessi avevano emendato l’odg presentato dalle opposizioni. «Un esempio di arroganza da stigmatizzare visto anche che il primo a sorprendersene è stato il sindaco, Gabriele Santarelli», incalzano dalla minoranza.
In coda alla seduta di ieri, 16 novembre, del consiglio comunale di Fabriano si sono nuovamente scaldati gli animi. Dopo la questione legata ai costi della politica, uno degli ultimi punti trattati è stato quello relativo all’ordine del giorno presentato dal consigliere Olindo Stroppa per il gruppo F.d.I, Lega, Lista Scattolini sul tema del divieto di fumo nell’area giochi dei bambini nei parchi pubblici.
Dopo la relazione, il capogruppo dei pentastellati, William Giordano, ha preso la parola per sostenere che l’odg non poteva essere votato in quanto loro avrebbero voluto in alternativa predisporre un’area riservata ai fumatori. Il proponente Stroppa ha ironizzato sul fatto che l’istituzione di un’area fumatori di fatto non avrebbe comportato il divieto di fumo nell’area giochi.
«Dopo vari interventi della minoranza e in accordo con il sindaco Santarelli, l’ordine del giorno veniva emendato accogliendo le modifiche proposte dal primo cittadino», si legge nella nota firmata in modo congiunto da tutti i gruppi di opposizione: F.d.I, Lega Lista Scattolini, Pd, Fabriano Progressista.
«Nonostante ciò, posti gli emendamenti a votazione l’intero gruppo di maggioranza votava compatto il respingimento. Il Sindaco nel tentativo di rimediare alla situazione imbarazzante venutasi a creare, proponeva la ridiscussione dell’argomento in commissione», prosegue la nota.
«La minoranza compatta con questo comunicato vuole denunciare l’arroganza e l’incompetenza dei pentastellati in quanto difficilmente si vede votare contro a degli emendamenti da loro stessi proposti. E, soprattutto, di fronte ad un argomento di civiltà dato ormai per scontato che il fumo nuoce gravemente alla salute e induce il bambino a comportamenti emulativi. Ancora non riusciamo a comprendere il reale motivo per cui il voto di questa maggioranza è stato contrario a una questione di civiltà e di consenso».