Fabriano

Fabriano, la Chef D’Alesio per i malati di Oncologia

L’unità operativa dell’ospedale Engles Profili a tavola con la chef Serena D’Alesio. Appuntamento per martedì 28 novembre alle 12. «Si tratta di un’iniziativa che può dare un momento di normalità durante una fase delicata dei pazienti all'insegna dell'accoglienza», la dottoressa Rosa Rita Silva

Un momento della conferenza stampa

FABRIANO – Un pranzo da Chef. L’unità operativa di Oncologia dell’ospedale Engles Profili di Fabriano a tavola con la chef Serena D’Alesio. Appuntamento per martedì 28 novembre alle 12.

La data zero di un ampio progetto dedicato alla presa in cura del paziente anche sotto il profilo dell’alimentazione con protagonista la bravissima chef del Marchese del Grillo di Fabriano, Serena D’Alesio. Il menu: antipasto, primo, secondo con contorno, dolce e un ricordo della giornata per tutti, una ricetta da preparare a casa.

«Il cibo rappresenta uno dei cardini principali del benessere e la presenza della chef Serena D’Alesio in reparto sta a testimoniare che ognuno ha diritto a non abbandonare il piacere del gusto, dei profumi, dei colori e della bellezza nei piatti, della buona e sana materia prima», ha evidenziato la dottoressa Rosa Rita Silva, direttore del reparto Unità Operativa di Oncologia del presidio ospedaliero Engles Profilo di Fabriano. «Credo nel progetto, nato dalla comune sensibilità con la chef D’Alesio, perché la presa in cura del paziente ha come obiettivo l’attenzione verso la persona e il benessere della stessa e tutto ciò passa necessariamente anche attraverso la cura del pasto. A nessuno deve esser preclusa la buona cucina, fatta di ricerca e dettagli», ha concluso.

Il pranzo della giornata del 28 novembre prossimo, per circa una ventina di persone, sarà all’insegna della completa convivialità. Tutti i pazienti avranno il loro posto in una tavolata unica preparata nel corridoio del reparto. Il pranzo sarà servito direttamente dalla chef Serena D’Alesio che spiegherà i singoli piatti. «Si tratta di un’iniziativa che può dare un momento di normalità durante una fase delicata dei pazienti all’insegna dell’accoglienza. E questo aiuta perché potrebbe avere anche dei risvolti dal punto di vista medico».conclude Rosa Rita Silva.

«Per me è un onore poter contribuire a questa giornata che, sono certa, potrà far distogliere per qualche ora i pazienti dalla loro situazione. Tutti e cinque i sensi saranno coinvolti per il pranzo: tavolo apparecchiato da alto ristorante, le giuste porzioni, soddisfazione della vista e dell’olfatto. Attenzione anche al tatto con il finger and food per i malati ambulatoriali. Tutte le portate – ha dichiarano la chef Serena – saranno preparati con materie prime del territorio».

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