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Patente a punti, Ance Marche: «Punisce le imprese di costruzioni»

Ance è critica sul nuovo meccanismo che impedisce alle imprese edili di partecipare ad appalti pubblici nel caso di irregolarità, vittime e infortuni, con un meccanismo che toglie crediti

Il presidente Ance Marche Stefano Violoni

ANCONA – La patente a punti? «Ennesima evidenza dello scollamento che esiste tra il legislatore burocrate e la realtà tangibile del mondo del lavoro» dice il presidente di Ance Marche, Stefano Violoni, sostenendo che «le regole esistono e non occorre inventarne di nuove e fantasiose: sarebbe sufficiente farle applicare a tutti coloro che accedono al cantiere». In base al nuovo sistema, infortuni e irregolarità, faranno scalare il credito iniziale delle imprese, pari a 30 punti, finendo per impedire in caso di assenza di punti o pochi punti di partecipare agli appalti pubblici.

Violoni evidenzia infatti che oltre alle imprese che applicano i CCNL dell’edilizia, in cantiere opera una pluralità di altri soggetti, come impiantisti e fornitori, per i quali si applicano legittimamene altre tipologie di contratto collettivo. Per questo sottolinea la necessità di «estendere la formazione nell’ambito della sicurezza del cantiere a tutti gli altri attori coinvolti». «Gli infortuni sul lavoro costituiscono un problema gravissimo, un dramma sociale e umano la cui soluzione rappresenta una priorità per le istituzioni, per il sistema industriale e per il Paese nel suo complesso. E la sicurezza è un tema prioritario per le imprese che rappresento», dice, spiegando che le associazioni Ance delle Marche, continuano a lavorare per sensibilizzare i propri associati sull’importanza di investire sull’organizzazione aziendale, affinché vada sempre più affermandosi una nuova cultura della sicurezza a tutti i livelli: imprenditori, dirigenti, tecnici e operai.

Grazie a questo lavoro di sensibilizzazione dal 2018 al 2022 nelle imprese edili è sceso il numero delle vittime nei cantieri che sono passate da 6 a 2. Non solo, le denunce di infortuni nelle Marche nelle settore delle costruzioni rappresentano l’11,38% del totale nel 2022, contro il 21,9% del manifatturiero.

«Fare sicurezza in edilizia è sicuramente più difficile che in altri settori industriali – sottolinea Violoni -. Lo sviluppo di un cantiere non può seguire procedure standard, programmabili e prevedibili come avviene all’interno di uno stabilimento. È, dunque, inevitabile che al suo interno siano presenti rischi più elevati rispetto ai luoghi di lavoro delle altre categorie produttive. Le misure di prevenzione messe in atto nei cantieri, attraverso la sorveglianza ma soprattutto la formazione continua, permettono di mitigare e abbattere notevolmente questo elevato livello di rischio».

Secondo Ance Matrche il «meccanismo a punti punisce le imprese di costruzioni. Il modus operandi a cui assistiamo – conclude – è sempre lo stesso: varano norme inefficaci, che hanno il solo scopo di porre la spunta alla lista delle cose da fare, dando l’impressione di un’amministrazione efficiente. Ma nel quotidiano non è proprio così. Tutt’altro».

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