ANCONA – Favorire lo scambio internazionale di esperienze sul fronte chirurgico, clinico, tecnologico e di innovazione, incluso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato oggi, giovedì 12 Ottobre, ad Ancona, tra l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, il Third People’s Hospital of Longgang e il Fourth Peolpe’s Hospital of Longgang, entrambi nel distretto di Shenzhen in Cina. Si tratta della prosecuzione di un protocollo sottoscritto tra la Regione Marche e i due ospedali cinesi nel 2018, il quale fa seguito ad una collaborazione pluriennale con Medex Italy.
Presenti al momento della firma, avvenuta nella sede della direzione generale dell’ospedale regionale, i vertici dell’AOU delle Marche, con il dg Armando Gozzini, il direttore amministrativo dell’AOU Cinzia Cocco e il direttore sanitario dell’AOU Claudio Martini), il professor Andrea Giovagnoni (Univpm) e una delegazione dei due ospedali cinesi, costituita dal vicepresidente del Distretto di Longgang, dal vicedirettore del Dipartimento Salute del Distretto di Longgang e dai direttori generali dei due ospedali.
L’intesa è stata siglata dai tre dg, Gozzini per l’AOU delle Marche, Sun Kai dg del Third People’s Hospital of Longgang District Shenzhen, e Xu Siliang dg del Fourth Peolpe’s Hospital of Longgang. La collaborazione fra le tre strutture consisterà in visite internazionali, scambi accademici, formazione internazionale su nuove tecnologie (Intelligenza Artificiale), training, ricerca scientifica, telemedicina e teleconsulto internazionale, sugli ultimi sviluppi della ricerca.
In occasione della visita della delegazione cinese, i tre dg si sono confrontati sui rispettivi modelli di organizzazione sanitaria, approcci abbastanza diversi ha sottolineato Gozzini, ma «con un unico obiettivo, quello di curare il paziente e di dare le migliori soluzioni mediche per le cure e l’assistenza».
A tal proposito il dg dell’ospedale regionale ha illustrato ai colleghi cinesi il cambio di paradigma nel modello ospedale – territorio con il passaggio da un approccio ospedalo-centrico ad uno basato su Hub e Spoke. Nel corso del confronto Gozzini ha presentato anche i ‘numeri’ della struttura marchigiana: 938 posti letto, 855 di degenza ordinaria, 78 day hospital e 5 day surgery, 4.020 dipendenti tra area medico-universitaria, amministrativa e tecnica (quasi 5mila con gli specializzandi).
Il dg ha spiegato ai colleghi cinesi che l’AOU delle Marche è stata riconosciuta prima azienda pubblica in Italia per gli esiti migliori nelle cure, che è certificata Iso 9001-2015 per i 34 Pdta aziendali e che è certificata anche per la normativa Iso 22301. Alla delegazione ha parlato della «svolta epocale nel cambio di paradigma ospedale – territorio» che porterà ad un rafforzamento della sanità territoriale, con la realizzazione di 29 case di comunità e di 9 ospedali di comunità, con l’obiettivo di ridurre la pressione sui pronto soccorso, l’accumulo di richieste inappropriate di visite specialistiche o di esami e le liste di attesa. Figura chiave in questa ‘rivoluzione’ nel processo di corretto ‘indirizzamento’ dei pazienti alle strutture e agli specialisti giusti, il medico di base. Il direttore sanitario Martini ha spiegato che l’AOU sta potenziando il sistema di teleconsulto, mentre il professor Giovagnoni ha definito come obiettivo quello di eseguire in un anno 70mila Tac.