JESI – Furto di computer alla scuola media Federico II di Jesi, a due giorni dal suono della campanella per l’avvio del nuovo anno scolastico. In due distinti raid ladreschi, ignoti si sono portati via 8 computer nuovi, ancora imballati, del valore di 5000 euro, che erano destinati alle scuole dell’infanzia e alle aule informatiche. Amareggiato il dirigente scolastico dell’omonimo Istituto Comprensivo, Massimo Fabrizi.
«Il primo episodio la scorsa settimana, si sono introdotti all’interno della scuola dopo aver scardinato un vetro della materna La Giraffa, nel retro dell’edificio dal lato che si affaccia sul Campo Boario. Abbiamo trovato il vetro appoggiato per terra…e hanno preso due computer che avevamo appoggiato in sala insegnanti».
Poi, dopo alcuni giorni un secondo colpo, identico nel modus operandi. Forse, addirittura messo a segno dalle stesse persone che sapevano esattamente cosa andare a rubare e dove trovarlo. «Hanno spaccato un vetro che dà su uno sgabuzzino, sempre nel retro dell’edificio: la parte più buia, più vulnerabile. Quella non coperta da telecamere, poiché la videosorveglianza della scuola è datata e ci eravamo attivati con una ditta per chiedere un preventivo per un nuovo sistema di videosorveglianza più moderno di cui dotare la scuola, ma sono arrivati prima i ladri – aggiunge il dirigente – nel secondo furto, più consistente, hanno portato via altri sei computer nuovi ancora imballati che erano stati sistemati nella segreteria. E hanno preso una stampante».
Ma il professor Fabrizi evidenzia delle stranezze in questo secondo furto. «Strano che hanno preso i computer senza i caricabatterie – dice – e che la stampante sia stata abbandonata poi nel cortile: uno dei collaboratori scolastici l’ha trovata la mattina successiva nel giardino dietro la palestra. O erano troppo carichi, o qualcosa li ha disturbati mentre scappavano…Comunque, sembra che sapessero tutto: che c’erano nuovi pc e dove stavano, perché non è stato rovistato in giro, non sono stati portati via altri dispositivi elettronici ed è come fossero andati a colpo sicuro. Due furti a pochi giorni dall’inizio della scuola, non ci fanno ripartire bene anche moralmente».
Le indagini sono a cura della polizia che indaga sul primo colpo e dei carabinieri, chiamati per il secondo. Non è escluso che i furti siano stati fatti su commissione, per rivendere i computer su canali online o a pezzi. Le indagini sono in corso.