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Polfer, “Operazione Oro Rosso” fra Marche, Umbria e Abruzzo: nel mirino i furti di rame

Controlli straordinari presso i depositi di materiale ferroso, lungo le tratte ferroviarie e su strada, al fine di contrastare il fenomeno dei furti di rame e di altri materiali ferrosi in danno delle imprese ferroviarie e non solo

Polfer (immagine d'archivio)

ANCONA – Novantuno persone controllate, 17 ispezioni ai depositi di materiale ferroso, 20 servizi lungo linea e su strada con 14 pattuglie automontate dislocate lungo le tratte ferroviarie nelle zone più sensibili. Trentadue gli operatori impegnati.

È questo il bilancio del Compartimento Polfer Marche Umbria e Abruzzo il cui personale è stato impegnato nelle tre regioni nell’operazione denominata “Oro Rosso” che si è svolta nella giornata del 7 giugno su tutto il territorio nazionale. Sono stati effettuati controlli straordinari presso i depositi di materiale ferroso, lungo le tratte ferroviarie e su strada, al fine di contrastare il fenomeno dei furti di rame e di altri materiali ferrosi in danno delle imprese ferroviarie e non solo. Tale fenomeno, infatti, colpisce infrastrutture del settore dei trasporti, ma anche dell’energia e delle telecomunicazioni, provocando spesso l’interruzione di pubblici servizi come quello assicurato dai treni.

L’obiettivo è quello di scoraggiare i singoli e le organizzazioni criminali attive nei furti di rame (e altri metalli), ma anche di individuare gli eventuali collegamenti tra i furti e la ricettazione di detti materiali destinati all’erogazione dei vari servizi gestiti dai soggetti pubblici o privati. I costanti controlli rappresentano un deterrente per contrastare efficacemente tale tipologia di reato predatorio.

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