Jesi-Fabriano

Fabriano: educazione alla legalità dei carabinieri. Consigli su come difendersi dalle truffe online

I militari hanno individuato e denunciato due truffatori residenti fuori regione. Le vittime sono residenti a Sassoferrato e Serra San Quirico

Un momento dell'incontro con gli studenti del liceo Stelluti di Fabriano

FABRIANO – L’aver scoperto i responsabili di due truffe online è diventato argomento di lezione da parte del capitano dei carabinieri della Compagnia di Fabriano, Mirco Marcucci, agli studenti del liceo Classico Stelluti. Insieme al capitano Marcucci, il comandante della Stazione di Fabriano dei Forestali, maresciallo Simone Novelli. Presente il dirigente scolastico Andrea Boldrini, il corpo docente e tre classi dell’indirizzo Scienze umane ed Economico sociale. Agli studenti sono stati dati consigli su come difendersi dalle truffe, i giusti comportamenti da usare sui social. Si è parlato anche stupefacenti e guida in stato di ebbrezza.

Le truffe

I militari hanno portato esempi concreti su come difendersi soprattutto dalle truffe online raccontando gli ultimi due episodi. La prima è stata scoperta da parte dei Carabinieri della stazione di Sassoferrato, la seconda dai militari della stazione di Serra San Quirico.

Nel dettaglio un uomo nato e residente in Puglia, 50enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per truffa. La vittima, una 20enne di Sassoferrato, dopo aver letto l’annuncio su un sito nel quale si metteva in vendita un vestito di marca a un prezzo concorrenziale. Convinta di poter fare un buon affare, la ragazza ha accreditato su una carta prepagata 150 euro. Ha atteso alcuni giorni. Ma invano. Infatti, del vestito acquistato attraverso l’ordine online, nessuna traccia. Si è rivolta ai carabinieri della Stazione della città sentinate che, a seguito di indagini informatiche, sono riusciti a risalire al responsabile e a denunciarlo. Nel secondo caso a cadere nella trappola è stato un uomo di Serra San Quirico, 40enne che ha messo in vendita, in un sito specializzato, alcune parti meccaniche di un motociclo. In poco tempo ha trovato un acquirente interessato e, dopo una veloce trattativa, si è trovato l’accordo economico: 700 euro. Nonostante sia in voga da tempo, il venditore invece di vedersi accreditata la cifra pattuita, ha addebitato la somma all’acquirente-truffatore seguendo le indicazioni di quest’ultimo. Accortosi di quanto accaduto, il 40enne si è rivolto ai militari che sono riusciti a identificare e denunciare per truffa un 50enne nato e residente in Calabria, già noto alle forze dell’ordine.

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