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Balneari, assemblea regionale Sib. Capacchione: «Ci aspettiamo iniziativa legislativa». Acquaroli: «Nelle Marche sono un modello»

Sulle imprese balneari pesa la scure della Bolkestein, la direttiva europea per la messa a gara delle concessioni. Secondo il presidente nazionale Sib nei prossimi giorni potrebbe arrivare la svolta

Da sinistra il presidente nazionale Sib, il governatore Francesco Acquaroli e il direttore Confcommercio Marche Polacco

ANCONA – Nei prossimi giorni «ci aspettiamo una iniziativa legislativa, tra l’altro sollecitata anche dal Capo dello Stato». Lo ha detto il presidente nazionale del sindacato italiano balneari (Sib), Antonio Capacchione, parlando con i giornalisti a margine dell’Assemblea Regionale Sib – Fipe Confcommercio, ad Ancona. Sulle imprese balneari pesa la scure della Bolkestein, la direttiva europea per la messa a gara delle concessioni. «Credo che la svolta arriverà nei prossimi giorni – ha detto – : il governo si è impegnato a risolvere la questione in maniera definitiva e a scrivere la parola fine a questa questione che è diventata per noi un calvario e sembra una telenovela».

Nelle Marche sono un migliaio le concessioni balneari ad uso turistico ricreativo (1.098 secondo uno studio Sib – Fipe Confcommercio realizzato nel 2022), il 7,1% del settore, a fronte di 15.414 concessioni presenti in Italia, un numero che piazza le Marche all’ottavo posto nel Paese. Le imprese balneari attive nel 2021 erano 390 nelle Marche, ma occorre considerare che una impresa può gestire anche più di una concessione, per cui stando al presidente regionale Sib, Romano Montagnoli, la quota si aggira attorno al migliaio. La preoccupazione degli operatori è alta anche perché in 8 casi su 10, titolari e soci traggono dall’attività dell’impresa balneare la principale fonte di reddito familiare. Inoltre in queste imprese lavorano mediamente tra i 4 e i 6 addetti.

Antonio Capacchione, presidente nazionale Sib

Un settore che ha segnato lo sviluppo turistico del Paese che oggi è un modello sul panorama internazionale, è stato spiegato durante l’assemblea, nel corso della quale il presidente Capacchione ha evidenziato i numerosi servizi offerti da queste imprese: dal noleggio dell’attrezzatura da spiaggia (ombrellone e sdraio) a bar (oltre 9 casi su
10), dalla ristorazione (3 imprese su 4) alle attrezzature sportive (circa la metà delle imprese), dal parcheggio dedicato alla clientela (1/4) fino al benessere (idromassaggio) e commercio (in 1 ogni 10) e all’intrattenimento (in 2 casi su 10 dotazioni).

Secondo Capacchione ci può essere un «punto di equilibrio fra una maggiore concorrenza e la tutela dei diritti degli attuali concessionari secondo il diritto europeo. La Corte di Giustizia nella precedente sentenza ha dichiarato che la Bolkestein si applica solo qualora la risorsa è scarsa, solo quando non è possibile il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime». La mappatura delle concessioni «ha questa funzione – spiega – la necessità di individuare nuovi spazi per il sorgere di nuove imprese. Maggiore concorrenza non significa sostituire i titolari delle aziende operanti, ma significa aumentare il numero delle aziende esistenti».

Per il presidente Sib «in Italia c’è la possibilità per il rilascio di nuove concessioni demaniali, questo impedirebbe l’applicazione della Bolkestein. Bisogna lavorare non contro l’Europa, ma secondo il diritto europeo. Riteniamo possibile tutelare il lavoro, la proprietà aziendale e assicurare la tutela del legittimo affidamento», aziende create «nel rispetto delle leggi dello Stato che garantivano il rinnovo delle concessioni demaniali». Capacchione ha auspicato che regioni e comuni si uniscano «per mettere in sicurezza un modello che funziona e che il mondo ci invidia perché unico al mondo».

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli intervenuto all’Assemblea ha assicurato la sua vicinanza al Sib e agli operatori e ha garantito «faremo il massimo». Acquaroli ha sottolineato lo stato di incertezza in cui vive il settore «da anni», ed ha spiegato di aver avuto in mattinata una interlocuzione con il governo che sta lavorando su due direttrici: la mappatura delle concessioni e all’interlocuzione con l’Europa.

Un settore importante secondo il governatore, che nelle Marche vede un vero e proprio «modello» che fa da traino all’enogastronomia, all’alimentare e ad altre eccellenze, portando «milioni di presenze che si trasformano in escursioni». Insomma, va bene la libera concorrenza, ma «nel rispetto della storia del territorio: non vogliamo essere sostituiti da modelli che non ci appartengono» ha concluso il governatore.

Il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco ha rimarcato la vicinanza della Regione, per le imprese balneari con l’apertura della stagione ormai quasi alle porte «è un momento molto delicato, si sta cercando la strada giusta, per noi è quella di una mappatura sull’attuale esistente, sulle attività e sulle spiagge, dopodiché si potrà procedere con le eventuali procedure che definiremo con il governo». Inoltre, ha sottolineato che il servizio in spiaggia è unico, un modello che va salvaguardato, ha concluso.

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