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Visite virtuali in 3D e interattive al parco archeologico di Urbisaglia: con gli oculus torna in vita l’antica fornace

Urbs Salvia torna in vita grazie alla realtà virtuale. È stato presentato in anteprima al Museo Nazionale delle Marche di Ancona il progetto di realtà virtuale "Guardare al passato" coordinato dall'Università di Macerata

Un momento della presentazione al museo archeologico

ANCONA – Si potrà entrare nell’antica fornace romana di Urbs Salvia, oggi Urbisaglia, e vedere i vasai al lavoro, mentre una voce racconta le tracce lasciate dagli uomini del passato. Urbs Salvia torna in vita grazie alla realtà virtuale. È stato presentato in anteprima al Museo Nazionale delle Marche di Ancona il progetto di realtà virtuale ‘ Guardare al passato’ coordinato dall’Università di Macerata.

A realizzare la visita virtuale in 3D e interattiva, l’Università di Macerata e la Direzione del Parco archeologico di Urbs Salvia (Direzione Regionale Musei Marche), ma l’elaborazione del progetto ha visto il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il Comune di Urbisaglia, l’Università Politecnica delle Marche, la società PlayMarche, insieme ai partner o stakeholder del Progetto Transfert.

Il progetto che fa parte delle azioni pilota Transfer (https://transfer.adrioninterreg.eu/) nell’ambito del programma Adrion dell’Unione Europea, coordinato dall’Università di Macerata, si pone tra gli obiettivi quello di realizzare il Piano di gestione del Parco Archeologico di Urbs Salvia.

Grazie a degli oculus i visitatori del parco archeologico di Urbisaglia, il più importante e spettacolare delle Marche, potranno rivedere la parte più antica della città romana di cui oggi non c’è più traccia. Una esperienza ricca e coinvolgente, di natura immersiva, che attraverso vista, udito e tatto, porta il visitatore alla scoperta virtuale dell’antica area artigianale della città romana, osservando la fornace in funzione, mentre gli artigiani sono al lavoro nella produzione di vasi e suppellettili che approvvigionavano i mercati del centro romano.

Una ricostruzione talmente minuziosa e interattiva, che il visitatore si ritrova catapultato nei fasti dell’antica dominazione romana. Una iniziativa di grande valore sia dal punto di vista turistico che didattico, interessante per le scolaresche che potranno così conoscere la civiltà romana in maniera più coinvolgente, attraverso un approccio a loro vicino ai giovani, quello della tecnologia. Turisti e scolaresche potranno anche afferrare ‘virtualmente’ gli oggetti presenti negli ambienti ricostruiti e accorgersi che cadendo, questi possono rompersi. A guidare la visita una voce narrante che racconta la storia di Urbs Salvia.

Sofia Cingolani e Roberto Perna

«Il sito archeologico si è sviluppato diacronicamente in tre fasi, molto ben evidenti, ma non visibili – ha spiegato nel corso della presentazione Roberto Perna professore di Archeologia classica all’Unimc e coordinatore del Progetto Trasfer -, l’idea parte dalla necessità di fare un piano di gestione al parco che tenga al centro questa come altre esigenze. In questo caso la visita con l’oculus si concentra in una parte del parco non più visibile, le fornaci, che si trovano al di sotto di un’area recentemente restaurata e coperta, quindi per motivi di conservazione non visibile. Dato che l’obiettivo del nostro parco è quello di evidenziare anche questa prima fase, abbiamo previsto l’utilizzo dell’oculus, per potenziare la visita e comprendere che quello che si sta vedendo non è una situazione fotografata in un determinato momento, ma è l’esito di una città che si è sviluppata nel tempo».

Insomma, una nuova idea di parco archeologico più accessibile. Sofia Cingolani, direttrice del Parco archeologico di Urbs Salvia, spiega che attraverso la visita virtuale si «migliora l’accessibilità a tutto spettro del parco archeologico, non solo quella fisica, si migliora anche la fruizione di ciò che andiamo a visitare».

Un momento della presentazione ad Ancona

Un modo ulteriore di visitare il parco archeologico che si avvicina maggiormente al ‘linguaggio’ dei giovani, «abituati all’immagine più che alla lettura – ha aggiunto il professor Perna – una modalità più coinvolgente e una forma per così dire di spettacolo». In tal senso secondo il professor Perna «le strutture archeologiche non devono essere solo pedanti ricostruzioni filologicamente realizzate, cerchiamo di coinvolgere». Una esperienza che si può collocare tra gli ambiti della realtà virtuale e della realtà aumentata».

«Oltre all’aspetto tecnologico il valore aggiunto – ha spiegato Sofia Cingolani – è anche quello che ci siano degli attori e una narrazione che accompagna il visitatore coinvolgendolo». L’esperienza di realtà virtuale verrà presentata alle scuole e alla città di Urbisaglia sabato 17 dicembre alle 10.00 al Teatro Comunale, mentre il pubblico potrà indossare gli oculus ed entrare nelle antiche fornaci ancora il giorno 17 e quindi domenica 18, dalle 14 alle 16,45. Domenica 18 dicembre dalle ore 17.00, a conclusione della serie di eventi, presso l’anfiteatro romano di Urbs Salvia sarà possibile assistere allo spettacolo Storie di luce. Videomapping all’anfiteatro di Urbs Salvia, realizzato dalla PlayMarche. Nelle settimane successive sarà poi pienamente operativa.

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