Macerata

Civitanova, si carica la compagna sulle spalle ed esce dall’ospedale poi se la prende con i carabinieri

Un 45enne di Bologna è stato condannato a otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda risale al 12 dicembre del 2018. Tutto era partito da una lite in casa a Porto Recanati

CIVITANOVA – Scoppia una lite in casa, arrivano i carabinieri, una 37enne viene portata in ospedale e lì viene raggiunta dal compagno che se la carica sulle spalle e va via. Intervengono i carabinieri e lui reagisce inveendo contro di loro e spintonandoli. È stato condannato a otto mesi di reclusione, senza sospensione condizionale, un 45enne di Bologna accusato di resistenza a pubblico ufficiale.

La vicenda al centro del processo discusso oggi dinanzi al giudice del Tribunale di Macerata Barbara Angelini e al pm Francesca D’Arienzo (aveva chiesto la condanna a un anno) risale a quattro anni fa. Era il 12 dicembre del 2018. Quella mattina presto una pattuglia dei carabinieri di Porto Recanati raggiunse un appartamento dove era stata segnalata una lite. In casa c’erano l’odierno imputato e l’anziana mamma della compagna. Ai carabinieri l’uomo aveva riferito di una discussione andata avanti per tutta la notte con la compagna che se l’era presa con la madre e con lui. Ai militari l’uomo aveva poi aggiunto che la 37enne dopo aver bevuto e forse assunto cocaina era andata via verso la spiaggia. E lì la donna era stata raggiunta dagli agenti della polizia locale a cui aveva riferito di aver litigato col compagno e di essere stata percossa da lui. Sul posto era intervenuto anche il personale del 118 che aveva portato la 37enne al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova per i controlli del caso.

Dopo un po’ però al pronto soccorso di Civitanova era arrivato anche il compagno che se l’era caricata sulle spalle e se l’era portata via. I sanitari avvertirono subito i carabinieri che intervennero nell’immediatezza: i militari intimarono all’uomo di riportare la giovane in ospedale ma lui, dopo averle strappato il tubicino della flebo dal braccio se l’era rimessa sulle spalle e si era diretto verso la macchina. Alla fine, raggiunto dai militari, l’uomo aveva messo a terra la compagna e aveva iniziato a strillare contro tre carabinieri: «Voi carabinieri siete dei b…, nell’ospedale lei morirà e voi siete complici. Siete dei b…, farabutti, figli di …, lei me la porto via con me, voi volete il suo male». Dalle parole l’uomo era poi passato ai fatti spintonando i militari che erano riusciti a fermarlo solo con l’uso della forza per poi accompagnarlo in caserma a Civitanova.

Finito sotto processo per resistenza a pubblico ufficiale oggi il 45enne è stato condannato a otto mesi senza sospensione condizionale della pena. Era difeso dall’avvocato Vanni Vecchioli.

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