Pesaro

Alluvione, Cantiano chiede contributi a fondo perduto: «Le imprese non possono fare debito, devono ripartire»

La consigliera regionale Ruggeri ha fatto visita al sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini, per preparare le richieste in occasione dell'assise monotematica

I danni a Cantiano

CANTIANO – Ampliare i meccanismi di sostegno alle popolazioni colpite dall’alluvione. La consigliera regionale M5S Marta Ruggeri ha fatto visita al sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini.

Il primo cittadino è stato chiaro: «Questa volta, da soli, non possiamo farcela. Cantiano ed il suo tessuto socio-economico ha bisogno di sostegni, rapidi ed incondizionati. Continuiamo per questo ad avanzare le nostre richieste ai vari livelli Istituzionali, senza distinzioni di appartenenza politica, con l’unica finalità di accelerare e semplificare i meccanismi di sostegno.

Cantiano è stato uno tra i Comuni più colpiti dall’alluvione dello scorso 15 settembre, che lascia, oltre a decine di milioni di euro di danni al patrimonio pubblico, danni enormi al tessuto socio-economico del Paese con oltre 50 attività d’impresa tra piccoli esercizi commerciali ed imprese artigiane compromesse, alcune di queste del tutto azzerate».

Il sindaco ribadisce: «Son necessari contributi, seppur parziali, ma a “fondo perduto” su cui poter contare, moralmente e concretamente, per immaginarsi una rapida ripresa. Nei prossimi giorni avanzeremo formali richieste a tutto il Consiglio Regionale delle Marche, in prossima convocazione ed in seduta monotematica per il prossimo 11 ottobre, circa le reali e concrete esigenze dell’indotto economico del Paese, su cui ci aspettiamo concretezza e la massima convergenza».

Il bar di Cantiano

Ruggeri ha ascoltato e ha rilevato: «In preparazione del consiglio monotematico regionale che si terrà l’11 ottobre, è mia intenzione dare voce ai sindaci dei territori colpiti per portare all’interno dell’istituzione regionale le reali soluzioni per cercare di far fronte a questa ulteriore emergenza. La sola Cantiano conta oltre 50 attività d’impresa compromesse dall’alluvione del 15 settembre, decine e decine di abitazioni di privati cittadini sono state inondate, più di 50 sono le automobili private distrutte dalla piena.

Per garantire una rapida iniezione di fiducia ai cittadini colpiti e indecisi se tornare ad investire in quel territorio per ricostruirsi un lavoro e una vita sono necessari contributi, seppur parziali, a “fondo perduto”. La facilitazione ad ulteriori linee di credito così come deciso in questa prima fase dalla Regione non è la soluzione, ma può essere una misura da adottare in sinergia con altre.

La consigliera regionale Ruggeri e il sindaco Piccini

In pratica serve velocità d’azione, snellire la burocrazia e assicurare contributi a fondo perduto anche se parziali ai cittadini e alle imprese ora in ginocchio. Mi auguro che nel prossimo Consiglio regionale riusciremo a fare sintesi sulle richieste che provengono dai territori e che le istituzioni e la politica tutta cerchino unità per superare insieme questa ulteriore prova».

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