Pesaro

Cantiano alla conta dei danni, il sindaco: «Se non riparte l’impresa il paese muore: non lasciateci soli»

Alessandro Piccini chiede aiuto ai nuovi parlamentari marchigiani. «La zona industriale è a capacità produttiva azzerata. Servono ristori»

I danni a Cantiano

CANTIANO – Cantiano alla conta dei danni, con la paura che il paese possa spopolarsi se non riparte l’industria.
A quasi due settimane dalla bomba d’acqua che ha invaso il paese, il sindaco Alessandro Piccini fa il punto della situazione e chiede velocità sui ristori. «Le emergenze prioritarie e i servizi alla cittadinanza come la percorribilità delle strade con vie alternative sono state ripristinate. Ma ora c’è la conta dei danni e questo ci spaventa: parliamo di decine e decine di milioni di euro. Sul lato del patrimonio pubblico dobbiamo far fronte a 48 frane già censite su un territorio di 84 kmq, ci sono chilometri di strade da rifare, ponti crollati».

Poi continua: «Ci sono 22 attività artigianali compromesse dall’alluvione, alcune con capacità produttiva azzerata. Altre 28 attività d’impresa distrutte dall’alluvione (bar, ristoranti, negozi, uffici, ecc.) oltre a 6 sedi di associazioni ricreative/culturali distrutte.

In questa fase privati e aziende si chiedono quanti ristori e in che entità arriveranno. I bandi a risorse immediate della Regione sono irrisori: si parla di 20mila euro per aziende e 5 per privati. Tra l’altro con meccanismi farraginosi, che forse indispettiscono la gente che ha altre aspettative. Per questo stiamo dialogando con gli istituti di credito per anticipare i ristori». Serve velocità, ma questo non coincide con il cambio di governo. «Scriverò una lettera a tutti i parlamentari marchigiani appena eletti per chiedere di fare presto e di pensare agli aiuti. Non possiamo essere lasciati soli».

Alessandro Piccini, sindaco di Cantiano

La situazione è drammatica e le preoccupazioni sono tante. «Non abbiamo sfollati e i negozi riescono ad avere tutto. Ma abbiamo una zona industriale a capacità produttiva azzerata. Qui c’è una vetreria all’avanguardia che stima danni per milioni di euro. La preoccupazione è che se non riparte l’impresa il paese muore. Inoltre il pericolo della distruzione di un patrimonio naturale, boschivo, artigianale, culturale, umano e di biodiversità come quello cantianese è una perdita irreparabile per tutti. Non lasciateci soli».

Il sindaco ha lanciato una raccolta di aiuti tramite l’Iban del Comune. Ecco come aiutare IBAN: IT70Y0538768240 000042012601

BIC: BPMOIT22XXX (pagamenti da estero)

Intestato a: Comune di Cantiano – Tesoreria Comunale

presso: BPER BANCA agenzia di Cantiano

Causale: Alluvione Comune di Cantiano

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