Senigallia

Centinaia di multe a Senigallia per il T-red installato in viale IV Novembre

Il dispositivo, posizionato all'incrocio con via Mercantini, sta mietendo vittime su vittime, alcuni ne hanno prese due in un solo mese. E c'è chi parla di class action contro il Comune accusato di voler fare cassa.

L'incrocio tra viale IV Novembre e via Mercantini, a Senigallia
L'incrocio tra viale IV Novembre e via Mercantini, a Senigallia

SENIGALLIA – Sono centinaia e centinaia i verbali per passaggi con il rosso al semaforo di viale IV Novembre, zona piano regolatore, dove è stato installato il T-red. Sono davvero tante, più di 700 in appena una settimana, le multe che il comando di Polizia locale sta inviando a casa dei senigalliesi. E tra gli automobilisti, anche quelli più attenti alla guida, serpeggia il malcontento.

Il semaforo in questione è quello all’incrocio con via Mercantini, in uno dei punti più trafficati della città e dove non mancano mai incidenti stradali. L’amministrazione comunale di Senigallia era corsa ai ripari a marzo 2020 – ma l’attivazione è avvenuta solo ad aprile scorso – con l’installazione di un dispositivo T-red: si tratta d’una tecnologia che permette di fotografare chi passa con il rosso e infrange quindi le regole del codice della strada, sanzionandolo.

Sui social sono state diffuse foto con i tempi e le posizioni dei veicoli fotografati dal sistema, ma in molti sono in disaccordo sulla durata del giallo (4 secondi), se sia sufficiente o meno a sgomberare l’incrocio una volta passata la linea di arresto. Il rischio è infatti quello di non vedere l’arrivo della luce rossa perché ancora non si è oltrepassata del tutto l’intersezione. 

Altre persone sembrano però anche a digiuno del fatto che il passaggio col giallo è consentito solo per questioni di sicurezza: si può attraversare solo se non può essere arrestato in piena sicurezza il veicolo. Lo scopo è chiaro: evitare tamponamenti e incidenti vari. 

Insomma un dibattito molto acceso e alcuni stanno pensando a una class action per cercare di evitare che il t-red diventi solo un modo del Comune per fare cassa. Ma c’è un altro problema, oltre quello economico: chi riceve due sanzioni nell’arco di due anni, rischia la patente; a volte la notifica non è così veloce da far riflettere chi ha violato il codice della strada prima che possa compiere una seconda violazione. Oltre a quello tra viale IV Novembre e via Mercantini, ce n’è un secondo installato all’incrocio tra via Cilea, la statale (via R.Sanzio) e via Zanella.

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