Pesaro

Pesaro, scarichi diretti e abusivi sul Foglia: l’indagine della Capitaneria di porto e Procura

Due anni di verifiche, decreti ingiuntivi, multe per centinaia di migliaia di euro e denunce per sversamenti illeciti, eternit e rifiuti abbandonati

Un momento della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati dell'indagine

PESARO – Oltre un migliaio di abitazioni non ancora collegate all’impianto fognario. Sversamenti diretti e bonifiche di rifiuti. È questo il bilancio presentato dalla Capitaneria di porto di Pesaro a seguito di una operazione sul fiume Foglia durata due anni e coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro.

L’obiettivo era la tutela del mare e del litorale pesarese mediante la ricerca di scarichi abusivi confluenti in mare e la prevenzione di illeciti in materia di rifiuti.

Le indagini, iniziate con dei sorvoli aerei utilizzando tecniche di rilevamento di temperatura dell’acqua, hanno fatto emergere l’esistenza di numerosi collettori di acque reflue urbane che si immettono in corpi idrici superficiali collegati al mare senza preventivo trattamento di depurazione. I campionamenti delle acque e i controlli, effettuati con il supporto dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Pesaro, hanno evidenziato il superamento dei valori limite previsti per alcune sostanze. Sono stati scoperti oltre cento edifici non ancora allacciati alla nuova rete fognaria. Di qui i decreti ingiuntivi per far allacciare gli scarichi al sistema. Eseguiti diversi sequestri penali di aree ubicate presso i corpi idrici che si immettono in mare, ove erano abbandonati rifiuti di vario genere, anche pericolosi. Numerosi soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per la violazione di norme del testo unico in materia ambientale ed elevate, complessivamente, sanzioni per centinaia di migliaia di euro. Tra questi un’azienda che sversava colla per mobili.

Dalle indagini di polizia giudiziaria svolte, conseguiva l’avvio delle procedure finalizzate alla bonifica dei siti inquinati. Alcuni scarichi non depurati venivano intercettati e convogliati nel nuovo depuratore di Borgheria e altri simili interventi risultano pianificati per il prossimo futuro. Le segnalazioni inviate agli Enti competenti hanno permesso l’avvio delle prescritte procedure.

Il procuratore della Repubblica Cristina Tedeschini ed il comandante della Capitaneria di porto, capitano di fregata Barbara Madro, nel tracciare un bilancio delle operazioni condotte dalla guardia costiera, hanno evidenziato come il costante impulso e le sinergie attivate sul piano amministrativo, abbiano consentito, tra l’altro, la “riqualificazione” di aree di notevole estensione, ubicate in zone sensibili e di notevole pregio naturalistico, nell’ordine complessivo di circa 30.000 metri quadrati. In alcuni casi, sono stati bonificati ingenti quantitativi di eternit, esposto agli agenti atmosferici, con potenziale pericolo per la pubblica incolumità. «Un’operazione importante per la tutela ambientale realizzata in forte collaborazione tra istituzioni» hanno detto Magro e Tedeschini.

I controlli di polizia marittima da parte della guardia costiera proseguiranno costantemente, a tutela dell’ambiente e del mare, anche nei prossimi mesi.

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