Jesi-Fabriano

Jesi al ballottaggio, Grassetti (FdI) ai suoi: «Votare Marasca contro bandiere rosse e lobby Lgbt, per la Croce e la cultura della vita»

La settimana che conduce al ballottaggio del 26 giugno si apre con la nettissima indicazione di voto da parte del candidato sindaco di Fratelli d’Italia al primo turno, Antonio Grassetti, in favore di Marasca

Da sinistra Carlo Ciccioli, Federica Dary, Antonio Grassetti candidato sindaco, Stefano Benvenuti Gostoli

JESI – Votare il candidato delle liste civiche Matteo Marasca contro bandiere rosse, lobbies finanziarie e Lgbt e centri sociali, a favore di famiglia naturale e cultura della vita, per la Croce e contro la violenza dell’islamismo e immigrazione. La settimana che conduce al ballottaggio del 26 giugno, si apre con la nettissima indicazione di voto da parte del candidato sindaco di Fratelli d’Italia al primo turno, Antonio Grassetti, in favore di Marasca e contro il candidato del centrosinistra Lorenzo Fiordelmondo. Il «sommessamente» del primo intervento in merito da parte di Grassetti, si fa ora tuono.

«Quale possa essere la posizione di Fratelli d’Italia sulla scelta tra i due candidati al ballottaggio, non può essere oggetto di dubbi o interpretazioni – argomenta Grassetti – la linea nazionale del Partito è quella: appoggiare tutte le forze in campo alternative alla sinistra».

E dunque, prosegue Grassetti: «Gli elettori hanno di fronte solo tre possibilità: votare Fiordelmondo, votare Marasca, non votare affatto. Il voto a Fiordelmondo materializzerà l’incubo che mi ha svegliato la scorsa notte, quando ho visto piazza della Repubblica colma di bandiere rosse al vento di fronte a un palco nel quale stappavano bottiglie di spumante la Boldrini, a braccetto con Letta e Conte. Non votare, lo dico segnatamente ai nostri elettori, significherebbe arrendersi e concretizzare quella scena. La terza ipotesi è l’unica possibile».

I due candidati sindaco al ballottaggio: Lorenzo Fiordelmondo e Matteo Marasca

E infine, « per scandire le differenze tra la sinistra delle lobbies finanziarie, incredibilmente alleata con i centri sociali, al solo scopo di riconquistare il potere in città e nel territorio, ricordo qualche differenza tra loro e noi: vogliamo la famiglia naturale; siamo contrari alle lobbies lgbt; lo siamo anche all’ideologia di genere; diciamo sì alla cultura della vita; no all’abisso della morte;  sì all’universalità della Croce; no alla violenza dell’islamismo; sì ai confini sicuri; no all’immigrazione di massa; sì al lavoro della nostra gente; no alla grande finanza internazionale; sì alla sovranità dei popoli; no ai burocrati di Bruxelles; sì alla nostra civiltà; no a chi la vuole distruggere. Pensate valga la pena di andare a votare per evitare che salgano al potere quelle forze tanto distanti da noi?  L’astensione tifa e vota per gli avversari. Coraggio, dobbiamo resistere!!!!».

Al primo turno Lorenzo Fiordelmondo (Pd, Jesi in Comune, Jesi Respira, Repubblicani Europei, Con Senso Civico) ha raccolto 7 mila e 603 voti, il 45, 61%. Il candidato delle liste civiche Matteo Marasca (Jesiamo, Patto per Jesi, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi) ha ottenuto 6 mila e 73 voti, il 36,43%. Per il candidato di Fratelli d’Italia Antonio Grassetti, l’11,56% e 1927 voti al primo turno.

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