Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli in lutto: addio a Gianni Palatroni. Aveva solo 40 anni, era malato da tempo. Il ricordo del sindaco: «Sei stato uno tra i miei amici più cari»

Grande amante del Carnevale, non rinunciava mai a mascherarsi. Era anche un fervido appassionato di Quintana

Gianni Palatroni

ASCOLI – Un altro lutto colpisce Ascoli. È morto, a soli 40 anni, Gianni Palatroni, un ragazzo molto conosciuto in città, che viveva nel quartiere di Monticelli. Era malato da diverso tempo e, nelle ultime ore, si è dovuto arrendere. La sua scomparsa, ovviamente, ha creato parecchio stupore tra tutti coloro che lo conoscevano.

Il ricordo di Fioravanti

Tra i suoi amici di una vita c’è anche il sindaco Marco Fioravanti. «Gianni ha combattuto come un leone contro la sua malattia, non facendo mai pesare a nessuno la grave situazione che stava affrontando – lo ricorda il sindaco ascolano -. È stato uno dei miei più grandi amici e gli chiedo scusa se negli ultimi tempi i miei impegni non mi hanno permesso di essergli vicino come avrebbe meritato. Grazie Gianni, grazie per tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Sei e resterai per sempre nel mio cuore».

Le sue grandi passioni

Gianni Palatroni era un grande amante del Carnevale e, ogni anno, non rinunciava mai a mascherarsi insieme ai suoi amici. Era anche appassionato di Quintana, partecipando più volte alla rievocazione storica picena. Un ragazzo sensibile, sempre a disposizione di chiunque avesse bisogno di una mano.

L’amico del bar

A ricordarlo, con un toccante post su Facebook, anche il suo carissimo amico Giovanni Cicchetti, titolare del bar che Gianni frequentava. «Questo era uno dei periodi che tanto ti piaceva – racconta il barista sui social -. Classica norcina a casa tua poi si tornava al bar per continuare la lunga notte. Ho avuto la fortuna di conoscerti proprio al bar e con poco tempo siamo diventati amici. Sei riuscito a rimanere nei miei momenti più belli, le serate organizzate, il tuo compleanno di trent’anni al bar che mai dimenticherò. Poi tutto è cambiato. Da te ognuno di noi deve trovare il vero senso di affrontare la vita.  Nonostante tutto, quando qualcuno ti veniva a fare visita, dicevi sempre che andava bene. Ci facevi sorridere e spesso ci ricordavi delle cose che noi avevamo dimenticato. Hai amato la vita lottando con tutte le tue forze. Grazie di tutto».

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