FANO – La Città della Fortuna prosegue il suo processo di metamorfosi: tanti i restyling e i progetti che sono iniziati o sono stati presentati in questo primo breve scorcio del 2022. Il prossimo tassello che potrebbe aggiungersi al mosaico della città è il Nuovo Palasport.
L’ambizioso progetto infatti ha ricevuto l’ok dalla commissione urbanistica ed è approdato nella seduta del consiglio comunale di Fano dell’11 febbraio inerente proprio alla variante urbanistica da destinare al nuovo palasport in zona Chiaruccia.
«Si tratta di una scelta che ci proietta verso una nuova prospettiva – ha riferito il sindaco Seri -, permettendo a Fano di cogliere nuove opportunità legate all’intrattenimento, a manifestazioni congressuali e allo sport. Con questa visione strategica andiamo a riqualificare l’area che passa da una destinazione artigianale a sportiva, cogliendo così le richieste dei tanti cittadini che abitano in quella zona. Fano avrà così la sua area dedicata allo sport che attendeva da anni».
Il Palasport sarà innovativo, moderno e sostenibile, in linea con gli ultimi trend di costruzione. Si estenderà su una superficie di 5.000 metri quadri e potrà ospitare 3.500 posti a sedere. A supporto ci saranno circa 1000 stalli di parcheggio accogliendo le necessità di fruizione di questo ambizioso e importante plesso. A fianco ci sarà anche la disponibilità di superficie per la costruzione del nuovo stadio con l’obiettivo di catalizzare lì tutto l’interesse sportivo.
Essendo nelle vicinanze del casello autostradale rimane facilmente raggiungibile. Il vicesindaco Fanesi si concentra su quella che è la visione: «Questa è la declinazione di un percorso che guarda lontano, a dimostrazione della lungimiranza di questa amministrazione che con serietà, solidità, intende strutturare l’impiantistica sportiva. I nostri ragazzi e le nostre famiglie necessitano di un polo in cui poter assistere a spettacoli, eventi e iniziative di rilevanza nazionale e internazionale. Il Covid ha accentuato il valore sociale e con questo progetto articolato noi intendiamo sostenere una crescita comunitaria e collettiva».
