Pesaro

A Fano il porto guarda al futuro: sarà un museo a cielo aperto. Seri: «Progetto ambizioso»

Al via laboratori, incontri, street art, musica e nuove tecnologie. A promuovere questa vera e propria metamorfosi le associazioni culturali locali Umanesimo Artificiale e Carnage

Porto di Fano (foto tratta da marimadeicesari.it)
Porto di Fano (foto tratta da marimadeicesari.it)

FANO – Una città a vocazione marittima come Fano non può prescindere dalla valorizzazione del suo porto. Si innesta in questa consapevolezza il progetto “Porto Futuro”: un percorso di riappropriazione sociale che passerà attraverso un processo di rigenerazione urbana e riqualificazione degli edifici del porto mediante varie pratiche artistiche contemporanee, unito ad azioni di occupazione temporanea degli spazi portuali come laboratorio creativo di idee e serie di incontri tra i giovani del territorio.

A promuovere questa vera e propria metamorfosi che riguarderà uno dei luoghi simbolo della città saranno le associazioni culturali locali Umanesimo Artificiale e Carnage, con la collaborazione del Comune di Fano, della Regione Marche e della Fondazione Carifano.

«Questo progetto – commenta Massimo Seri – è molto ambizioso in quanto rappresenta un’occasione di fermento e di sviluppo per tutta la città. Al centro di questa visione c’è proprio la volontà di fare leva sulla cultura. Questa è la narrazione della città che vogliamo fare, in chiave positiva e proiettata al futuro».

Il porto di Fano
Il porto di Fano

«La peculiarità di questa ricca e strutturata progettualità – continua l’assessora Barbara Brunori – risiede nella contaminazione tra associazioni culturali, di categoria e mondi economici eterogenei e aggregazioni di giovani e bambini. A caratterizzare l’inclinazione artistica ci sarà un’aderenza di tutta la città che definirà una suggestione coinvolgente che rappresenta un’onda di freschezza e di vivacità».

«È con grande piacere che la Regione – dichiara il consigliere regionale Luca Serfilippi – sostiene e supporta questa iniziativa con un contributo di 35mila euro, frutto di una partecipazione condivisa. Porto Futuro è un progetto che parte dai giovani e si caratterizza per una visione altamente innovativa e tecnologica. In approvazione di bilancio abbiamo deciso di cofinanziare interventi come questo con la collaborazione degli enti locali, in questo caso del Comune di Fano».

«Come Fondazione Carifano – afferma il presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola – abbiamo sposato questa sinergia tra più soggetti che valorizza questo processo di rigenerazione urbana. Credo che i nostri ragazzi meritino un incoraggiamento, specie se il loro impegno è una leva incredibile per la crescita sociale e collettiva della nostra città».

«Tra gli obiettivi di Porto Futuro – riferisce Filippo Rosati, fondatore di Umanesimo Artificiale – rientra l’ambizione di trasformare l’energia del mondo giovanile in una risorse creativa per la città, incoraggiando le pratiche di cittadinanza attiva, l’uso dello spazio pubblico e la fruizione-produzione di cultura, facendo leva sulla natura e sull’estetica ‘industriale’ del porto di Fano per caratterizzarlo come polo creativo delle ‘nuove’ arti’».

Porto Futuro nasce con l’obiettivo di lavorare affinché il porto di Fano possa diventare un cuore pulsante per il turismo della città, protagonista della vita dei fanesi e dei turisti. Facendo leva sulla natura e sull’estetica “industriale” del porto di Fano, quest’ultimo viene caratterizzato come polo creativo delle nuove arti sperimentali, proiettando Fano al pari delle principali capitali europee. Le attività di Porto Futuro inizieranno a febbraio con dei laboratori aperti alle categorie che operano al porto, al consiglio del bambini, alle associazioni giovanili, alle scuole e a chiunque volesse contribuire alla creazione di un dossier che sarà la base di partenza dei murales.

Una pre-selezione di street artists sarà invitata a proporre dei bozzetti sulla base del dossier, i quali saranno valutati da una giuria e il/la vincitore/vincitrice sarà invitato/a a Fano a fine maggio per la realizzazione dei murales sui due capannoni di fronte al Pesce Azzurro. Umanesimo Artificiale poi provvederà ad “attivare” i murales attraverso la realtà aumentata, animando l’opera.

La realtà aumentata sarà anche protagonista di una delle prime mostre interamente virtuali, con opere digitali in realtà aumentata dislocate in vari punti del porto ed attivabili attraverso smartphone. Ma Porto Futuro non è solamente un progetto di riqualificazione estetica dei capannoni del porto, ma anche una serie di attività che da giugno a settembre animeranno gli spazi del porto con musica, performance multimediali, laboratori scientifici per bambini ed adulti, letture ad alta voce, presentazioni e racconti marinareschi.

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