Pesaro

Sciopero nazionale, Cgil e Uil Pesaro: «Saremo a Roma perchè la manovra su pensioni e fisco non è equa»

I segretari Paolo Rossini e Roberto Rossini: «Sbagliata la rimodulazione dell'Irpef, penalizzata la sanità e chiediamo pensioni di garanzia»

PESARO – Sciopero del 16 dicembre, pullman anche dalla provincia di Pesaro. Cgil e Uil spiegano le ragioni della protesta e lo fanno partendo da uno slogan: “Insieme per la giustizia”. I contenuti della prossima legge di Bilancio lasciano insoddisfatte le organizzazioni sindacali impegnate a chiedere risposte effettive ed efficaci per i lavoratori e per i pensionati di questo paese.

«In materia previdenziale e sulla riforma del fisco siamo molto critici rispetto alle decisioni assunte così come sulle tanto promesse ma mai concretizzate in tema di contrasto alla precarietà che colpisce prevalentemente i giovani e le donne; non ci hanno convinto sul contrasto al fenomeno delle delocalizzazioni d’impresa e alla legge sulla non autosufficienza.

 Lo sciopero del 16 è stato proclamato a sostegno delle richieste sindacali, molte delle quali le abbiamo consegnate al governo oltre un anno fa.  Adesso siamo  proprio nella fase in cui il parlamento è chiamato a emanare la legge di Bilancio e auspichiamo che il dibattito parlamentare possa recuperare le distorsioni contenute nella proposta elaborata dal governo». 

Roberto Rossini, segretario Cgil e Paolo Rossini segretario Uil precisano: «In tema di pensioni riteniamo non più rinviabile la predisposizione di una pensione di garanzia per le nuove generazioni che con il sistema attualmente in vigore saranno destinate ad avere pensioni insufficienti a garantire una vita dignitosa da anziani. Non è accettabile condannare i giovani ad andare in pensione a 71 anni di età ripristinando senza alcun intervento migliorativo la legge Fornero. Riteniamo necessario allargare la platea dei lavori gravosi e usuranti sia per l’Ape sociale che per i “lavoratori precoci” così come va abbassato il requisito contributivo per accedere all’Ape sociale per le attività gravose dai 36 ai 30 anni, a partire dall’edilizia e dall’agricoltura. Va riconosciuto ai disoccupati di lunga durata la possibilità di accedere all’Ape sociale e alla norma sui Precoci. Va consentito alle donne di accedere alle prestazioni con requisiti più favorevoli e che riconoscano il lavoro di cura e la maternità.

In materia fiscale la manovra va resa più equa e solidale verso chi ha di meno e verso chi contribuisce concretamente alle entrate fiscali del paese cioè i lavoratori dipendenti e i pensionati. Per questo riteniamo sbagliata la rimodulazione dell’IRPEF proposta dal Governo, proprio perché non soddisfa i bisogni dell’85% dei lavoratori e dei pensionati con redditi inferiori ai 35.000 euro lordi all’anno e che con la rideterminazione delle aliquote, beneficeranno di molto poco a differenza di chi ha redditi più alti.

È inoltre incomprensibile e totalmente inaccettabile l’ulteriore taglio dell’IRAP alle imprese perché è una misura che nuovamente penalizza la sanità regionale, tanto più in una fase nella quale dopo gli effetti della pandemia avremmo dovuto scegliere di dedicare tutte le risorse disponibili (l’incremento del fondo sanitario nazionale non è sufficiente) a sostenere e strutturare meglio l’assistenza sanitaria territoriale, per ridurre liste di attesa e garantire un vero diritto alla salute. 

Insufficienti sono state inoltre le risposte che il governo ha dato in tema di politiche industriali e di sviluppo, senza le quali difficilmente riusciremo a garantire una ripresa economica e produttiva stabile nel tempo in grado di frenare i processi di delocalizzazione e di deindustrializzazione del Paese.  Insufficienti o, per meglio dire: assenti le risposte in tema di impiego di investimenti dedicati ad affrontare la transizione ambientale e quella energetica. Gravi lacune anche in materia di digitalizzazione, di politiche per la tutela del lavoro e per contrastare la precarietà. Queste, in sintesi, le ragioni per le quali, come CGIL e UIL, invitiamo i lavoratori, esclusi quelli impiegati a garantire i servizi pubblici essenziali, ad astenersi dal lavoro il 16 dicembre».

CGIL e UIL della provincia di Pesaro e Urbino hanno messo a disposizione dei pullman. Per prenotare i posti si può telefonare al numero: 0721.4201 della CGIL Pesaro oppure alla UIL al numero: 340.1777780.

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