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Scuola, verso il nuovo protocollo Covid: percorsi differenziati per vaccinati e guariti, ecco le regole

Il mondo della scuola si prepara alle nuove regole messe in campo dal protocollo anti-Covid, stilato dai Ministeri della Salute e Istruzione, con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni. Caso per caso, ecco tutto quello che cambia

ANCONA – Cambia il protocollo Covid per la scuola. Le novità delle nuove linee guida messe a punto dai Ministeri della Salute e Istruzione, con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni, di prossima adozione, riguardano quarantena e didattica a distanza, con l’obiettivo di mantenere le lezioni il più possibile in presenza. I percorsi saranno differenziati sulla base dello status vaccinale o di guarito di studenti e docenti.

Se fino ad oggi per mettere una classe in quarantena bastava un solo caso positivo al virus, con le nuove regole la didattica a distanza (e dunque la quarantena) scatta solo con tre persone positive. L’altra novità saliente del protocollo è rappresentata dalla “sorveglianza con testing” che scatta con un solo caso positivo in classe.

Il protocollo prevede misure diverse per le scuole dell’infanzia e quelle frequentate da studenti under 12 anni che non possono essere sottoposti alla vaccinazione. Ma andiamo per ordine.

La sorveglianza con testing

Quando in una classe emerge un caso positivo al Covid, scatta la sorveglianza con testing, ovvero alunni e docenti saranno sottoposti a tampone e, in caso di negatività, potranno continuare ad andare a scuola e a frequentare le lezioni in classe, senza dover restare in quarantena. Il test sarà ripetuto dopo cinque giorni. I tamponi andranno eseguiti il prima possibile, alla notizia di un positivo.

Attualmente invece se in una classe emerge un positivo, tutti gli alunni ed anche i docenti vengono messi in isolamento, una quarantena che dura per sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati. Trascorso questo periodo vengono sottoposti a tampone prima della riammissione a scuola. Inoltre, se adesso i dirigenti scolastici possono disporre la sospensione delle lezioni per una classe dove sia presente un caso positivo, con il nuovo protocollo il provvedimento spetterà solo alle autorità sanitarie.

Solo nei casi in cui le autorità sanitarie non possano intervenire tempestivamente, saranno i dirigenti scolastici a prescrivere la quarantena, individuando, insieme al referente Covid dell’istituto, i possibili contatti scolastici del positivo.

Le regole per nidi e scuole dell’infanzia

Nelle scuole frequentate dai bambini da 0 a 6 anni, ovvero nidi e scuole dell’infanzia, nel caso in cui un alunno risulti positivo al Covid, scatta la quarantena di 10 giorni per tutta la classe, con tampone da effettuare prima della riammissione a scuola.

Per gli educatori, gli insegnanti e gli altri operatori che hanno avuto contatti con la classe dove è emerso il positivo, scatta la quarantena da 7 giorni (per i vaccinati) o di 10 giorni (per i non vaccinati). Nessun provvedimento per le altre classi.

Se a risultare positivo è il personale scolastico (educatori, insegnanti o operatori) gli alunni dovranno restare in quarantena per 10 giorni, mentre il personale se vaccinato o guarito dal virus nei sei mesi precedenti, non è prevista alcuna quarantena: questi dovranno sottoporsi a tampone e se negativo potranno continuare l’attività scolastica. Il test andrà ripetuto dopo 4-5 giorni.

Nel caso in cui educatori, insegnanti o operatori scolastici non sono vaccinati né guariti, scattano la quarantena di 10 giorni e il tampone prima del rientro a scuola.

Scuole primarie e secondarie, casi e provvedimenti

Nel caso in cui sia positivo un alunno, i compagni di classe del contagiato saranno sottoposti a tampone e se negativi, potranno continuare a frequentare le lezioni: il test andrà ripetuto dopo 4-5 giorni. Se nella stessa classe emerge anche un altro caso positivo, per gli studenti vaccinati o guariti dal virus negli ultimi sei mesi, sarà disposta la sorveglianza con testing. Se sono tre i casi positivi, scatta la quarantena per tutta la classe.

Gli insegnanti vaccinati o sottoposti a tampone e non positivi, possono tenere lezione regolarmente, ma dovranno ripetere il test dopo 4-5 giorni, mentre se non sono vaccinati né guariti negli ultimi sei mesi, scatta la quarantena e il tampone dopo dieci giorni, al momento del rientro in classe.

In caso di ulteriore positivo, si attiva la sorveglianza con testing per i vaccinati, mentre gli altri andranno in quarantena. Nel caso in cui i positivi siano tre la quarantena viene disposta per tutta la classe. Gli altri operatori scolastici che hanno frequentato la classe dive è emerso il caso positivo vengono sorvegliati con i test da ripetere dopo 4-5 giorni. Nessun provvedimento per le altre classi.

Se invece a risultare positivo nelle scuole primarie e secondarie è un docente o un operatore scolastico, gli alunni della classe saranno sottoposti a tampone, e nel caso in cui risultino negativi potranno continuare a frequentare le lezioni in presenza, ripetendo il test dopo 4-5 giorni. Se dal monitoraggio emergono un nuovo caso positivo i provvedimenti vengono differenziati sulla base dell’adesione o meno alla campagna vaccinale contro il Covid, con quarantena per i non vaccinati e sorveglianza per vaccinati e guariti negli ultimi sei mesi.

Quando i positivi sono tre, viene disposta la quarantena per l’intera classe. Gli insegnanti e gli operatori che sono stati a contatto con il positivo saranno sottoposti a tampone e se negativi potranno tornare a scuola se vaccinati o guariti dal virus negli ultimi sei mesi, mentre se non sono né vaccinati né guariti dovranno restare in quarantena per 10 giorni e sottoporsi a test prima del rientro in classe. Con due positivi, per i vaccinati scatta lo screening, mentre per i non vaccinati la quarantena. Con tre positivi è quarantena per l’intera classe, insegnanti e operatori compresi.

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