Fabriano

Fabriano: riscuote successo la nuova iniziativa di don Umberto Rotili

La parrocchia Madonna della Misericordia, guidata da don Umberto, parroco, regista e scrittore seguito da un “pubblico” di tutte le età, ha ideato e inaugurato, da oltre un mese, un parco originale

Il giardino

FABRIANO – Uno spazio pensato per la persona. Nel cuore di Fabriano un cuore pulsante per permettere a tutti di riappropriarsi di sé e vivere corpo, mente e spirito, senza separare queste tre dimensioni. La parrocchia Madonna della Misericordia, guidata da don Umberto Rotili, parroco 45enne, regista e scrittore seguito da un “pubblico” di tutte le età, ha ideato e inaugurato, da oltre un mese, un parco originale con l’obiettivo di fornire uno strumento in più per la ripartenza dopo la pandemia Covid-19. Si trova presso Largo Fratelli Rosselli ed è il primo del genere nelle Marche e forse anche in Italia, perché è dedicato alla cura armonica della persona intitolato a Santa Ildegarda di Bingen. Con lo slogan: “Nell’intera creazione ci sono forze terapeutiche nascoste, a noi sta la scelta se esistere o Essere” don ha aperto i cancelli di questo luogo simbolo della ripresa di ogni individuo. Ed è stato subito un coro di apprezzamento per questa nuova idea.

Le motivazioni

«Questo giardino è per te! Entra, riposati, respira e vivi te stesso. In questo posto potrai sostare per rilassarti, pregare, leggere, studiare, incontrarti, passeggiare, ristorare l’anima, abbracciare un albero, prendere un libro, incontrare l’altro, prendersi cura di sé. È obbligatorio rispettare il silenzio quando ci sono altre persone, evitare le biciclette e il pallone. Un modo anche per disintossicarsi dal cellulare e dai social. Sarà arricchito con tante altre iniziative nel corso del tempo», ha affermato don Umberto Rotili, parroco della chiesa Madonna della Misericordia e vicario pastorale di Fabriano. All’interno del parco c’è anche l’Albero della vita, dedicato a chi vive nella luce. «È stato scelto questo simbolo per ricordare i defunti perché costituisce un’immagine di collegamento tra la terra e il cielo, tra il mondo materiale e quello spirituale. Così è per i nostri defunti: sono le nostre radici: non le vediamo, ma ci sono e ci hanno reso quello che siamo», spiega il parroco che invita tutti a fermarsi davanti all’albero per «pensare a chi ami e creare un ponte di luce per sentirlo vivo». Oltre all’ulivo, c’è anche una scultura realizzata da Fabrizio Maffei che simboleggia l’evoluzione dell’umanità. Questo giardino è solo l’ultimo dei progetti di don Umberto Rotili che, dopo aver scritto e pubblicato la Trilogia Divina, fantasy ambientato a Fabriano, è al lavoro per la riapertura, nei prossimi mesi, del teatro Don Bosco con una ricca stagione di prosa e non solo.

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