MONTEMARCIANO – Rivalutare il centro di Montemarciano partendo proprio dalla cultura, questo è l’obiettivo di “Metti un martedì in via Falcinelli“.
Una manifestazione che si svolgerà tutti i martedì di luglio (11/18/25) proprio nel cuore del paese: via Falcinelli.
«Non è affatto scontato trovare collaborazione dalle associazioni – afferma uno degli organizzatori dell’evento Filippo Paolasini – questo progetto è un vero e proprio cammino al fianco delle associazioni, una collaborazione reale. Via Falcinelli è una lama che taglia in due Montemarciano, ciò che serve è riportare entusiasmo in strada, una ventata di area fresca partendo da un luogo centrale per la comunità».
Merito proprio della collaborazione con le associazioni e le attività commerciali del centro è nata l’idea di portare in strada tutte le attività che normalmente si svolgerebbero all’interno di luoghi chiusi, sia pubblici sia privati; da qui l’idea di una rassegna estiva per i martedì 11/18/25 luglio, durante i quali, a cominciare dalle ore 18 fino alle 24, sarà possibile tagliare capelli e barba in strada godendo della brezza che giunge dal mare, oppure partecipare ai laboratori di lavorazione del legno o ceramica Raku. Tutto ciò mentre, a pochi metri di distanza, saranno in corso tornei di street soccer e laboratori per bambini, concerti “alla carta” e proiezioni del cineasta Primo ‘Cleto’ Battisti in un cinema creato per l’occasione e intitolato a lui, in uno dei luoghi più importanti del paese lo storico bar Centrale.
Cibo in strada ed ovviamente saranno presenti compagnie e gruppi provenienti dal resto d’Italia: a inaugurare sarà Principio Attivo Teatro (LE) con “Storia di un uomo e della sua ombra” (Mannaggia ‘a mort); il martedì successivo troverete il cantautore jazz Alessandro Centolanza (MI), per poi concludere con Il Florindo Innamorato della compagnia di burattinai Teatro Medico Ipnotico (PR).
«Parliamo di un importante progetto di riqualificazione – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Montemarciano Lorenzo Seta – per noi il centro del paese deve tornare a splendere ed avere una funzione sociale ben precisa. Cerchiamo di riabituare i cittadini a vivere il nostro paese come accadeva un tempo».
