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Europei di calcio, finale Italia-Inghilterra: il pronostico dei politici di Jesi

Sindaco, assessori e consiglieri comunali della città di mister Roberto Mancini si sbilanciano (non tutti!) alla vigilia della finalissima degli Europei. Ecco il loro parere

Europei di calcio, gli jesini al palasport per tifare la nazionale e il concittadino Roberto Mancini

JESI – Una nazione intera davanti alla televisione. Da nord a sud. Questo succederà domenica sera, 11 luglio, dalle ore 21. In diretta, Italia-Inghilterra, finalissima degli Europei di calcio. La nazionale guidata da mister Roberto Mancini, jesino doc, sta facendo sognare gli italiani grazie al bel gioco e alla determinazione, caratteristiche che non si vedevano da tempo. C’è grande attesa. E speranze. Abbiamo chiesto un pronostico a sindaco, assessori e consiglieri comunali. Ecco cosa ci hanno risposto.

«Sul risultato finale preferirei essere cauto – commenta con un pizzico di scaramanzia il sindaco Massimo Bacci -. Roberto Mancini ha dimostrato di essere un selezionatore straordinario. Ha una grande capacità di scegliere i giocatori e saperli mettere in campo, e riesce a fare gruppo. Ha fatto e sta facendo un lavoro enorme. A prescindere dal risultato, pertanto, il giudizio su di lui resta immutato». Non si sbilancia, anche in veste di ex calciatore poco amante dei pronostici, l’assessore allo sport, Ugo Coltorti. Lui è convinto che ad alzare la coppa sarà la squadra di colore azzurro, ma evita di specificarlo. «Chi deve vincere, ha già vinto», afferma.

«Una grande Italia, comunque, che ci ha dato soddisfazioni ed ore di autentica gioia dopo mesi di paura, tristezza ed angoscia – dice Daniele Massaccesi, presidente del consiglio comunale . Uno dei volti migliori del nostro paese. Più che un pronostico, un auspicio, l’Italia vincente contro l’Inghilterra, nello stadio degli inglesi e pieno di inglesi. Poco importa il risultato numerico e chi segnerà, l’importante è vincere. Mi va bene anche con il goal della vittoria segnato da uno juventino!». Federico Chiesa è avvertito, insomma (ma anche Chiellini, Bonucci e Bernardeschi). «Credo che l’Italia vincerà ai rigori – sostiene Silvia Gregori di Forza Italia -. Mi aspetto un 4-2. Decisivi Jorginho e Barella. Questo sarà l’esito. E ne sono strasicura, la squadra è veramente forte. Stavolta, a differenza degli anni passati, i giocatori ci credono fino in fondo e sono carichi». Esito analogo secondo Chiara Cercaci di Jesiamo: «Si vince ai rigori». Anche per Giancarlo Catani di Patto x Jesi, i 90 minuti non basteranno: «Vinceremo 2-1, ai tempi supplementari».

C’è anche chi indica un solo giocatore protagonista. «Se vinciamo 1-0 segna Barella. E se ne facciamo dieci di goal, il marcatore non potrà che essere il centrocampista dell’Inter», riferisce con sarcasmo Lorenzo Fiordelmondo del Pd. «Tenacia, grinta e tanto cuore, semplicemente italiani e, senza dubbio, jesini. Il tocco del Mancio è palpabile e si è visto forse ancor di più contro la Spagna, unica partita dove abbiamo subito l’avversario – il parere di Matteo Baleani di Jesiamo -. L’anima del gruppo è quella di un giovane leone, il leone jesino, che li porterà a non risparmiarsi durante la finale, ne sono sicuro. Pronostico? 2 a 0 per noi, tra i marcatori spero tanto in Barella e in un bel colpo di testa della coppia di centrali Bonucci-Chiellini».

«Nessun pronostico – le parole di Nicola Filonzi di Jesiamo -, ma per noi segnerà Bonucci. È una sfida calcistica tra due nazionali di grande tradizione e che manca da un po’, giocata in uno dei templi del calcio, a casa loro ha già il sapore di leggenda». «Per me – azzarda Andrea Binci del Pd -, vince l’Italia 2 a 0 con l’Inghilterra. La squadra inglese sarà pure un osso duro, ma Mancini è di Jesi».

«C’è sempre qualcosa di magicamente tremendo e drammaticamente affascinante in una finale – osserva Tommaso Cioncolini di Jesinsieme -. In questa partita conclusiva c’è tutto questo e anche di più. C’è la proiezione di un intero territorio che si riconosce nel capolavoro realizzato dal nostro Mancio. Proprio in un tempo in cui i legami sono stati distanziati e indeboliti, la qualità più caratterizzante della nostra Italia è diventata proprio la coesione del gruppo. Ecco, questo è l’auspicio: che gli europei tornino all’Europa e a chi – storicamente e in prospettiva – rappresenta al meglio l’Unione che sogniamo. E magari, come in ogni favola, con il guizzo determinante di chi finora è rimasto immobile tra i marcatori». Lapidario Francesco Coltorti di Jesi in Comune. «O vinciamo 1-0 con gol di Berardi nei novanta minuti, o perdiamo ai rigori». Che dire, forza Berardi innanzitutto. E forza azzurri.

Buona partita a tutti.

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