Macerata

Ordinanza speciale per l’Università di Camerino: 40 milioni per ricostruire i palazzi storici

Si tratta del primo provvedimento di questo genere che prevede deroghe per accelerare sulla ricostruzione post-sisma. Previsto il recupero di sette edifici

CAMERINO – «Raddoppiamo le risorse a disposizione dell’Università. Quelle che avevamo stanziato ammontavano a 19 milioni, mentre quelle definitivamente accertate ammontano a 40 milioni: per cui l’ateneo di Camerino è nelle condizioni di ricostruire tutto in tempi ragionevoli». La prima ordinanza speciale per la ricostruzione, il commissario Giovanni Legnini l’ha firmata ieri mattina a Camerino, uno dei luoghi simbolo del terremoto del 2016, lasciando ora “la palla” nelle mani dell’Università che sarà soggetto attuatore degli interventi di recupero già definiti con l’Ufficio speciale per la ricostruzione.

L’ordinanza è stata firmata davanti al rettore Claudio Pettinari, al pro rettore Graziano Leoni, all’assessore regionale Guido Castelli e al sindaco Sandro Sborgia. «Se da una parte è bello pensare che l’ordinanza numero uno è quella per l’Università di Camerino – ha aggiunto il rettore Pettinari -, dall’altra significa anche che abbiamo una grande responsabilità. Questo vuol dire appesantire le nostre spalle con tanta burocrazia necessaria per completare delle opere fondamentali per il nostro territorio. Ma dovevamo farlo, non possiamo tirarci indietro, perché essere a disposizione del territorio è una missione dell’ateneo».

Un momento della conferenza stampa all’Università di Camerino

Il programma degli interventi prevede il recupero di sette edifici, molti di valore storico, artistico e culturale, a cominciare dal rinascimentale Palazzo Ducale della famiglia Varano, sede dell’ateneo, fino a quattro anni fa il vero cuore della città, che con il sisma ha subito danni enormi. Il piano prevede il recupero quasi immediato, entro un anno, del Polo studenti, le ex Magistrali e di Palazzo Ribechi, funzionali all’alloggio degli studenti, poi la sistemazione di Palazzo Varano, del collegio Fazzini, di Palazzo Battibocca, del San Domenico e del Granelli.

Grazie all’ordinanza speciale si potrà andare più speditamente, perché si procederà con l’affidamento diretto degli appalti dei servizi, compresi quelli di ingegneria, architettura e di progettazione, sotto la soglia comunitaria di 214mila euro, ma anche per l’esecuzione dei lavori sul Polo studenti e Palazzo Ribechi. Per gli incarichi di progettazione e la realizzazione delle opere di importo maggiore si ricorrerà invece alla procedura negoziata. L’ordinanza prevede il ricorso anche ad altri meccanismi e a nuove procedure, in alcuni casi in deroga, sempre per assicurare una maggior speditezza al programma di ricostruzione. Unicam potrà, ad esempio, mettere a gara direttamente il progetto definitivo, o inserire nei capitolati il doppio turno di lavorazione, così come gli esecutori delle opere potranno derogare ai limiti dei subappalti.

«Penso che tutti i Comuni dell’entroterra e dell’area che fa capo a Camerino possano essere orgogliosi che l’ordinanza “Università di Camerino” segni un passo fondamentale verso quel processo di ricostruzione che da tanto, forse troppo, tempo aspettavamo – ha aggiunto il sindaco Sborgia -. C’è la possibilità importante di rimettere anche in moto un circuito economico di cui questo nostro paese ha estremamente bisogno».

«È la prima ordinanza che viene adottata dal commissario sulla scorta di un volere delle quattro regioni che, proprio nella cabina di coordinamento di alcuni giorni fa, hanno voluto dire sì a questa proposta – ha concluso l’assessore Castelli – che esercita tutta una serie di deroghe che saranno utili per superare quella che sembrava una condanna: ovvero una burocrazia insuperabile e invincibile che, invece, abbiamo visto può essere superata. C’è da pedalare ancora molto, perché la ricostruzione è una cosa complessa, ma dobbiamo evitare che si fermi tenendo sempre da conto l’obbligo alla prudenza e alla vigilanza».

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