Ancona-Osimo

Addio a “Checco” Contigiani. Tanti i messaggi di cordoglio sui social: «Buon viaggio, amico»

Tanti gli amici che hanno voluto ricordare il 43enne, morto a seguito di un terribile incidente stradale tra Ancona e Offagna. Commovente il pensiero del Centro Studi Libertari "Luigi Fabbri" di Jesi

Incidente Ancona Offagna
Il tragico incidente in cui ha perso la vita Francesco Contigiani

ANCONA- Sono in tanti a piangere la scomparsa di Francesco “Checco” Contigiani, morto all’età di 43 anni a seguito del terribile incidente che lo ha visto tristemente protagonista martedì sera nella strada che dall’Aspio va verso Offagna. Contigiani abitava a Polverigi ma era anconetano e lavorava nell’ufficio postale di Passo Varano. “Checco”, come tutti lo chiamavano, lascia la compagna e il figlio piccolo ma lascia anche due fratelli molto conosciuti ad Ancona.

Sui social in moltissimi hanno voluto ricordarlo, tra cui il Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” di Jesi: «Francesco Contigiani era un nostro compagno. Il tragico incidente di cui è stato vittima nella serata di martedì ha strappato via una vita ed un affetto alla sua famiglia, a noi, suoi compagni anarchici, ai suoi colleghi di lavoro ed ai suoi amici. Impegnato in politica da sempre, sin dai tempi dell’occupazione autogestita della Ludoteca in Ancona, da anni era parte integrante del gruppo anarchico di Jesi e del Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”. Non sarà facile senza di lui. Figlio delle idee di giustizia e delle pratiche di libertà, militante politico e delegato sindacale, fiero rappresentante di una coscienza popolana e proletaria, refrattaria a qualsiasi abuso, assetata di ogni sapere e militante della solidarietà quotidiana realizzata sul posto di lavoro e nei luoghi della socialità a basso costo; quella che non fa curriculum, quella delle risorse monetarie sempre troppo strette e dei cuori degli amici sempre troppo larghi. Viene da pensare che sarà un mondo ancora più brutto senza “Checco”, ma dal canto nostro, l’unico omaggio che possiamo fargli è di continuare a lottare e a sperare di essere in grado di renderlo migliore. Ci mancherai tremendamente Checco, per questo continueremo a tenerti al nostro fianco. Ciao compagno».

Bello e toccante il pensiero che gli è stato rivolto anche dall’amico Marco Mainardi: «Ti scrivo perché devo sfogarmi in qualche maniera. Non so perché e nn so darmi una risposta ma ogni volta che avevo modo di parlare con te o pensare a te mi veniva in mente Iggy Pop. Non ricordo nessun momento o nessuna immagine di te che non sia con il sorriso. Anche nella peggiore delle situazioni in cui magari ci si trovava per strada da ragazzi chiudevi al massimo con un vattafadá e una risata. Le nostre strade quasi inevitabilmente si sono divise ma ci sono cose di te che rimarranno indelebili. Buon viaggio amico di tutti».

Lo hanno ricordato – tra gli altri – anche Roberto Caraceni: «Sono enormemente addolorato, i miei ricordi sono di quando giocavamo a basket nell’Adriatico al Sacro Cuore, che brutta notizia», Marco Giannini: «Cominciava a sorridere ancor prima di salutarti. Grande Checco» e Andrea Governatori: «Ciao Checco, geometra ribelle».

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