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Marche, turismo e sisma: dal consiglio regionale via libera alle mozioni

Nel corso della seduta odierna sono state approvate mozioni per rilanciare il turismo e per estendere il decreto agosto alle regioni del cratere

IL Consiglio regionale della 11esima legislatura delle Marche

ANCONA – Turismo e sisma, sono stati i temi centrali discussi nella seduta odierna del Consiglio regionale marchigiana. Via libera in Aula Regionale alla mozione sul turismo siglata in blocco dalla maggioranza, il cui primo firmatario è il consigliere della Lega, ex sindaco di Numana ed ex vice dirigente della Digos, Mirco Bilò.
L’iniziativa ha intercettato anche il voto favorevole del capogruppo di Rinasci Marche Luca Santarelli e l’astensione delle consigliere del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri e Simona Lupini, ha visto il Pd votare contrario in blocco.

«Un atto importante  – ha commentato Bilò – nel quale abbiamo evidenziato alcune linee importanti: dal turismo, alla viabilità, alle infrastrutture e ai trasporti». Secondo il consigliere della Lega, tra i fondatori dell’associazione Riviera del Conero, in sede di approvazione del bilancio «dobbiamo trovare i giusti finanziamenti necessari per poter sostenere il turismo nelle Marche, perché ne ha fortemente bisogno».

Mirko Bilò

Secondo il promotore della mozione, «il turismo è innegabilmente strategico per il futuro di tutte le Marche: grazie alle immense potenzialità del territorio regionale, rappresenta la vera alternativa alla crisi strutturale del settore manifatturiero, centrale per l’economica marchigiana fino ad oggi».

Tra i punti salienti della mozione che impegna la Giunta, c’è il potenziamento delle infrastrutture, la stretta di accordi e partnership «per implementare l’incoming di prossimità ed internazionale», la digitalizzazione delle procedure di promozione e di acquisto. Il settore turistico che ha subito ripercussioni pesanti in seguito alla pandemia di covid-19, che anche se nel periodo estivo ha registrato una fase positiva, non è stata comunque sufficiente a compensare le perdite subite. Per questo secondo Bilò occorre lavorare senza colore politico. «Uniti si va più lontano e l’auspicio è che tutti vadano nell’unica direzione possibile, quella del bene delle Marche».

Il consigliere regionale dei dem Romano Carancini, nel motivare il voto contrario del partito ha parlato di «mozione generica e peggiorativa degli impegni programmatici del presidente Acquaroli e anche priva di strategia». Secondo il consigliere del Pd, «immaginare una mozione così ampia» senza parlare di risorse e «senza un bilancio approvato, non meritava una approvazione e soprattutto la riteniamo illogica rispetto al quadro del rapporto del Consiglio regionale e Giunta».

Il capogruppo di Rinasci Marche, Luca Santarelli invece ha spiegato di aver votato a favore perché nella mozione sono contenute «zioni programmatiche future per quanto concerne il porto di Ancona, la linea ferroviaria e l’aeroporto delle Marche: il collegamento tra l’entroterra e la costa è tra i temi forti che ci vede protagonisti per il futuro».

Approvata nel corso della seduta anche una risoluzione, a iniziativa dei consiglieri regionali  della Lega Antonini, Lucentini, Bilò, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi e Serfilippi, che impegna la Giunta ad attivarsi per questo nei confronti di Governo, Parlamento e Conferenza Stato Regioni per estendere anche alle aree del cratere e quelle di crisi industriale complessa, con la prossima legge finanziaria i benefici della misura decontributiva. Tra gli sgravi quello del 30% previsto per le regioni del Sud sui contributi previdenziali ai dipendenti dal decreto legge agosto. Inoltre la risoluzione sollecita anche la messa a punto di una apposita norma legislativa da inserire nei procedimenti in corso di conversione, e da adottare entro il 2020.

L’obiettivo è quello di prevedere che una parte degli ammortizzatori sociali (26 milioni di euro circa) possano essere  impiegati per la proroga della mobilità in deroga e della Naspi per i lavoratori delle aree di crisi complessa delle Marche.

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini nel corso della seduta odierna ha ricordato in Aula la data del 10 dicembre, quando si celebra la Giornata internazionale della pace, la ricorrenza della firma della “Dichiarazione universale dei diritti umani” dell’Onu. Quest’anno però a causa dell’emergenza covid le iniziative solitamente promosse nelle scuole dovranno prevedere modalità diverse e subiranno uno slittamento.

«La pace passa anche attraverso una battaglia per la garanzia della nostra salute». Sarà anche questo il fil rouge sul quale si snoderanno le manifestazioni come ha annunciato Latini ai giornalisti a margine della seduta. «Sperando che potranno tenersi nella primavera prossima nell’ambito di questo anno scolastico», Latini spiega che fra i temi trattati quest’anno, oltre al «ricordo delle macerie della seconda guerra mondiale» ci sarà un focus sulla pandemia che vedrà tra i temi trattati la «battaglia per la garanzia della nostra salute, perché anche questo è pace». 

«Abbiamo di fronte un lungo periodo di ricostruzione – prosegue il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche – e questa fase così urgente, quella di preservare per ognuno di noi, per ogni soggetto, persona anziana, persona debole, la possibilità di avere un futuro lungo, è soltanto la prima di una serie di step che ci deve vedere uniti. La ricostruzione passerà anche attraverso un impegno enorme che dovrà per forza avvenire su basi diverse rispetto al sistema globale che abbiamo vissuto finora».

Secondo Dino Latini «solo se siamo armati da una grande speranza, come dobbiamo esserlo, e da una grande forza e unità, riusciremo non solo a pensare che fra poco arriverà il vaccino, e saremo tutti considerati immuni e più facilmente fuori da questa situazione sanitaria, ma riusciremo anche a mettere le basi per far si che ci sia una ricostruzione sia di ordine economico e comunitario che civile».

Il presidente del Consiglio regionale sottolinea che in questo «lungo travagliato periodo» è necessario «pensare in maniera ottimistica, altrimenti rischiamo di ritenere che con i sussidi nazionali e internazionali si sia risolta la questione, ma questo ci porterà ad una sorta di impoverimento ideale di ordine economico». Latini evidenzia che le previsioni sono di «quasi un milione di disoccupati: non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa situazione e nemmeno possiamo pensare che solo con i decreti ristori e con i bonus supereremo questa fase». Secondo il presidente del Consiglio regionale occorre «pensare ad una nuova economia, una nuova impostazione e impalcatura anche di ordine regionale e di ordine amministrativo» per far si «di avere la forza di prendere quello che ci è stato di buono fino adesso» e proseguirlo.

Marco Marinangeli

In Aula, oggi l’avvicendamento sui banchi del Consiglio regionale tra il consigliere Mauro Lucentini, capogruppo della Lega, subentrato in Parlamento all’assessore regionale Giorgia Latini, e Marco Marinangeli, primo dei non eletti della Lega nella circoscrizione di Fermo ed ex consigliere comunale di Porto San Giorgio.

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