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Scuola Martiri della Libertà, rebus trasporti. Jesi in Comune: «Siamo alla farsa»

Sul sito del Comune la modulistica per la richiesta del servizio navetta gratuito riporta ancora le vecchie sedi alternative Federico II, Mazzini, Perchi. «Quali al 27 luglio le proposte?» chiede l'opposizione

Il sit-in delle famiglie degli alunni della scuola Martiri della Libertà

JESI – Scade il 31 luglio prossimo il termine entro il quale le famiglie di alunni e alunne della primaria Martiri della Libertà possono fare richiesta per usufruire del servizio di navetta gratuito per raggiungere i plessi dove l’istituto, da due anni tenuto lontano dalla sua “casa” di via Asiago a causa di una ristrutturazione bloccata- sarà ospitato per il nuovo anno scolastico. Ma nonostante da settimane si dibatta pro e contro l’ipotesi proposta dal Comune – ovvero la scuola Mestica e il vicino Palazzo Carotti in centro storico – la modulistica scaricabile per la richiesta dal sito del Comune riporta ancora le tre opzioni utilizzate negli ultimi due anni: Federico II, Gemma Perchi, Mazzini. «Davvero siamo alla farsa» è il commento al veleno, dall’opposizione, di Jesi in Comune.

«Lo scorso anno, nel mese di giugno – ricostruisce la forza politica – il Comune inviava alle famiglie degli alunni della Martiri una comunicazione relativa al bus navetta gratuito per il trasporto alle sedi alternative, allegando un modulo, da compilare e rinviare entro il 15 luglio, in cui erano specificati i plessi di destinazione (Gemma Perchi, Federico II e Mazzini). Anno 2020: il Comune non invia alcuna comunicazione al riguardo, giusto per aumentare la confusione intorno a questa vicenda».

Prosegue Jesi in Comune: «I genitori più diligenti ed informati cercano il modulo da compilare nel sito del Comune che prevede il termine ultimo del 31 luglio. Ma il modulo del 2020 prevede come sedi alternative alla Martiri ancora Gemma Perchi, Federico II e Mazzini. Tutto vero e documentato. E la domanda sorge spontanea: che cosa dovrebbero scrivere i genitori in quel modulo? Quali sono al 27 luglio le sedi o la sede alternativa proposta dal Comune?».

«Evidentemente – è la conclusione del movimento di opposizione – la JesiServizi che si occupa dei trasporti non lo sa ancora, così come non lo sanno i genitori, gli alunni e gli insegnanti della Martiri.
E, sia chiaro, il covid non c’entra. Ma la gestione assurda di questa vicenda da parte dell’amministrazione comunale sì. Però quelli imbarazzanti siamo noi che abbiamo proposto, in tempi non sospetti, la realizzazione di una scuola a moduli di legno in attesa della definitiva ristrutturazione della Martiri».

Per la scuola di via Asiago, si è forse arrivati alla risoluzione del contratto d’appalto che permetterà di estromettere la vecchia ditta incarica e di affidare ad un nuovo soggetto il completamento dei lavori. Ma intanto resta da individuare con sicurezza la nuova sede temporanea, per la quale è stata anche avanzata l’ipotesi della palazzina ex Asur di via Gallodoro, sulla quale però occorre prima procedere alle verifiche sismiche.

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