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Covid e sport di contatto: Spadafora lascia la facoltà alle Regioni, tra critiche e incertezze

Il titolare del dicastero ha affermato di aver già dato il via libera atteso e che il resto è in capo al Ministro Speranza. Gli sportivi chiedono chiarezza e uniformità. Il malumore cresce tra gli addetti ai lavori

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora

Con la riapertura anche della “movida” nei locali, lo sport sembrava andare verso la totale riapertura e l’intervento del Ministro Spadafora ha scontentato i più. Chi si aspettava un sostanziale “via libera” è rimasto deluso.

Nella sintesi il titolare del dicastero dello sport Vincenzo Spadafora ha affermato di aver già dato il via libera atteso e che il resto è in capo al Ministro Speranza. L’oggetto del contendere nasce da fatto che la triade composta da Ministero dello Sport, Ministero della Salute e Regioni non ha trovato un accordo.

Le Regioni di conseguenza si sono mosse in ordine sparso. Dalla Liguria alla Puglia, al Veneto, all’Abruzzo alla Sicilia sono già arrivate le decisioni così come ha provveduto a fare anche il governatore delle Marche Luca Ceriscioli mentre la Lombardia ha annunciato le porte aperte dal 10 luglio. Da oggi via anche nel Lazio, mentre da lunedì si gioca a calcetto e a beach volley anche in Campania.

Il Ministro dello Sport ha ammesso che il collega titolare del Dicastero della Salute ha idee evidentemente diverse.

Agli osservatori e agli addetti ai lavori è sembrato un tentativo di lasciare la palla in mano ad altri, ad esempio proprio ai Governatori regionali.

Più in difficoltà coloro che quelle responsabilità di noleggiare un campo da calcetto a 10 amici o un campo da beach volley ecc. non se le vogliono prenderle. E come biasimarli. Lo stesso dicasi per altri sport.

Se dovesse svilupparsi un contagio sarebbe un problema, anche legale.

Il presidente del Cus Ancona David Francescangeli ha già annunciato che «al Cus gli sport di contatto sono ancora fermi al palo e le prenotazioni per partitelle tra amici non sono consentite».

Intanto la curva di contagio resta sotto osservazione e, con l’approssimarsi delle vacanze, favorite dal bonus turismo, la “contaminazione” preoccupa. La scelta è scongiurarla lasciando alcuni sport negli spogliatoi. Per ora se ne può discutere mentre si balla…

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