Cronaca

Osimo, in tanti nella chiesa della Sacra Famiglia per l’ultimo saluto a Giuseppe

Amici e parenti con fiori e palloncini bianchi hanno voluto accompagnare nel suo ultimo viaggio terreno Giuseppe Baldinelli, giovane promessa del Team Atletica Marche, scomparso prematuramente dopo aver combattuto contro una brutta malattia

L'uscita del feretro dalla chiesa

OSIMO – La chiesa della Sacra Famiglia di Osimo stamattina (21 maggio) dalle 10.30 ha accolto le spoglie di Giuseppe Baldinelli. I suoi amici e parenti erano lì ad aspettarlo, con fiori e palloncini bianchi. Il giovane di Osimo, 19 anni, portacolori e promessa del Team Atletica Marche, è scomparso martedì (19 maggio) dopo aver combattuto contro una malattia. Nella scorsa stagione aveva avuto la soddisfazione di conquistare il titolo regionale juniores dei 400 ostacoli. Un orgoglio per Osimo e per la sua famiglia, studente modello. L’arcivescovo Angelo Spina ha officiato la funzione ed è stato in preghiera accanto alla famiglia per quel ragazzo volato in cielo troppo presto.

Giuseppe Baldinelli

«Ha amato la vita, la famiglia, lo sport. È vissuto di tanti sogni e di una fede profonda – ha detto l’arcivescovo -. Con don Francesco l’ho visitato a casa. Era nel suo letto circondato dai cari con gli occhi aperti alla luce e la voce che ripeteva che stava andando dal Signore. Poi mi ha chiesto, «Mi fai tu i funerali?». È vero quello che si dice, che si muore come si vive. Lui la vita l’ha vissuta piena di amore. Giuseppe è testimonianza viva di come la fede non toglie nulla ma dona tutto».

La sua malattia, rapida, l’ha consumato giorno dopo giorno. Giuseppe però, che avrebbe compiuto vent’anni a settembre, l’ha combattuta fino alla fine. Ai genitori, alle sorelle e ai suoi amici più cari che gli sono stati vicini fino all’ultimo momento, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, Giuseppe ripeteva «Non piangete per me». Era un ragazzo forte, sostenuto dalla fede che l’ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni. Pregava con la sua famiglia, sempre.

Composta la folla oggi, rispettosa delle misure di contenimento previste per la fase 2 dell’emergenza. In chiesa sono potute entrare 160 persone, il resto ha ascoltato fuori grazie ai megafoni e un’altra buona parte in streaming da casa. Poi il messaggio di un parroco amico della famiglia, che ha voluto ricordare l’anima pia di Giuseppe, un ragazzo straordinario che ha avuto modo di aiutare spiritualmente durante una veglia organizzata per Pasqua. Aveva anche iniziato a scrivere le sue memorie. Infine l’uscita della bara bianca dalla chiesa con sopra una rosa, la divisa e gli attestati guadagnati nello sport. Attorno gli amici, i compagni di classe e i “colleghi” dell’Atletica Osimo in divisa. Lunghi applausi e pianti l’hanno accompagnato verso il cimitero, assieme alla liberazione di palloncini bianchi in aria.

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