Cronaca

Offagna, gestione illecita dei rifiuti: i Forestali sequestrano impianto e denunciano imprenditore

L'azienda era stata sorpresa più volte a stoccare i rifiuti e il materiale recuperato in aree non autorizzate. Inoltre le operazioni di macinatura dei rifiuti non venivano eseguite all'interno del capannone, ma all'esterno

Offagna
I Carabinieri Forestali durante il sequestro dell'impianto

ANCONA – Gestione illecita dei rifiuti e inosservanza delle prescrizioni previste. È per questo che i Carabinieri Forestali della Stazione di Ancona hanno eseguito un’ordinanza di sequestro di un impianto di gestione e trattamento di rifiuti vegetali di Offagna, disposta dal Gip presso il Tribunale di Ancona, e denunciato il responsabile.

Nell’impianto venivano gestite ramaglie e residui di potature, che venivano trasformate in cippato, cioè in legno ridotto in scaglie e poi utilizzato come combustibile per alimentare centrali a biomasse. In seguito al sequestro, avvenuto nei giorni scorsi, è scattata anche la denuncia per il responsabile dell’impianto, un uomo residente nell’hinterland dell’anconetano, accusato di gestione illecita di rifiuti e inosservanza delle prescrizioni previste dall’autorizzazione provinciale.

Il sequestro di uno dei mezzi

Gli accertamenti nell’impianto erano partiti nel settembre del 2019, quando i Carabinieri Forestali avevano messo sotto la lente d’ingrandimento l’attività. Dopo aver riscontrato più volte le stesse irregolarità e aver invitato il responsabile dell’impianto a mettersi in regola, alla fine sono scattati il sequestro e la denuncia.
L’azienda infatti era stata sorpresa più volte a stoccare i rifiuti e il materiale recuperato in aree non autorizzate, inoltre le operazioni di macinatura dei rifiuti non venivano eseguite all’interno del capannone, ma all’esterno, disturbando in questo modo i residenti della zona.

Nonostante i ripetuti solleciti da parte dei militari e dell’Arpam, il responsabile dell’impianto ha continuato a non mettersi in regola, finché il mese scorso la Procura della Repubblica di Ancona ha chiesto al giudice, ai fini preventivi, il sequestro della struttura.
L’uomo rischia l’arresto fino a 6 mesi e un’ammenda fino a 13 mila euro.

Il materiale lavorato stoccato nell’impianto

«Malgrado l’emergenza Coronavirus stia mettendo a dura prova sia le forze di polizia che i cittadini, resta sempre massima l’attenzione verso l’ambiente» commenta il colonnello Roberto Nardi, comandante dei Carabinieri Forestali di Ancona. Un reato, quello dello smaltimento illecito dei rifiuti, il cui livello «è abbastanza costante», conclude il comandante.

Durante l’esecuzione dell’ordinanza i militari hanno provveduto anche al sequestro di un escavatore, una macchina trituratrice, una macchina vagliatrice e di un mezzo meccanico per la movimentazione del materiale, insieme a due grossi cumuli di materiale vegetale trinciato, uno dei quali era stato stoccato in un’area non autorizzata.

Altro materiale stoccato all’esterno

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