Ancona-Osimo

Coronavirus, 4,3 miliardi di risorse ai Comuni e 400 milioni per buoni spesa

Il premier ha annunciato che l'obiettivo del governo è far arrivare a lavoratori e famiglie entro il 15 aprile le somme relative a cassa integrazione e bonus per autonomi. Inoltre ha spiegato che il 3 aprile le scuole non riapriranno

Il premier Conte durante la conferenza stampa

ANCONA – L’emergenza Coronavirus si fa sempre più dura ed è corsa contro il tempo per varare aiuti alle persone che non stanno lavorando. Nella giornata in cui l’Italia supera le 10mila vittime per il Covid-19, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una conferenza stampa su Facebook annuncia che il governo ha varato un nuovo decreto che mette a disposizione dei Comuni 4 miliardi di euro di anticipo sul fondo di solidarietà e 400 milioni per i buoni spesa con il vincolo di utilizzarli «per chi non ha soldi per fare la spesa».  Buoni spesa che «già da inizio della settimana prossima i servizi sociali e le associazioni di volontariato del terzo settore dovranno consegnare direttamente ai bisognosi» ha dichiarato Conte. «Non vogliamo lasciare nessuno solo – prosegue – , siamo tutti sulla stessa barca. Dobbiamo aiutare chi in questo momento ha maggiori difficoltà».

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Il premier ha annunciato inoltre «misure rafforzate per favorire la donazione da parte di produttori e della grande distribuzione» e in particolare verso gli ultimi ha rivolto un appello ad aggiungere uno sconto del 5% e 10% per «chi acquista con questi buoni spesa».

Il nuove decreto del governo prevede, dopo lo stanziamento di 25 miliardi da far arrivare «subito nelle tasche di famiglie, imprese e cittadini», 16 misure diverse per circa 11 milioni di persone. «Stiamo facendo di tutto affinché i tempi della burocrazia siano azzerati» ha detto Conte spiegando che intende «mettere in condizione tutti» di poter beneficiare delle somme a cui hanno diritto «entro il 15 aprile, se possibile anche prima».

Quindi cassa integrazione ordinaria in deroga e i bonus da 600 euro per liberi professionisti, autonomi, artigiani, commercianti, lavoratori del turismo, del settore agricolo e dello spettacolo,  verranno concessi entro il 15 aprile.

Sulle scuole, «non c’è una prospettiva di ritornare alle attività didattiche il 3 aprile» ha dichiarato Conte che invece sulla sospensione delle attività produttive non essenziali ha precisato che ancora «non siamo ancora in condizione per operare una valutazione».

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