Senigallia

Senigallia, il Coronavirus “spinge” in alto la solidarietà

Siglato un protocollo tra Caritas e Comune per assistere la popolazione anziana della diocesi: i volontari faranno spesa, ritireranno ricette e farmaci e faranno compagnia. Ecco come godere del servizio

I volontari faranno la spesa per la popolazione anziana di Senigallia e fronteggiare così l'emergenza coronavirus
I volontari faranno la spesa per la popolazione anziana di Senigallia e fronteggiare così l'emergenza coronavirus

SENIGALLIA – Un protocollo per assistere la popolazione anziana è stato sottoscritto oggi, 12 marzo, da Comune e Caritas di Senigallia. Mira a rafforzare l’assistenza alle persone sole o in quarantena provvedendo alle prime necessità come fare la spesa, acquistare farmaci, ritirare ricette mediche, ma anche per una telefonata di compagnia durante queste giornate di emergenza coronavirus.

Ad occuparsi di tutto saranno i volontari della Caritas. Chiamando il numero verde 800.76.80.20, un operatore raccoglierà la richiesta e contatterà un volontario per risolverla. Il volontario sarà riconoscibile mediante le indicazioni fornite al telefono al richiedente. Ovviamente la consegna a domicilio del materiale sarà effettuata rispettando le regole di prevenzione del contagio da Coronavirus, più volte diffuse in praticamente tutti i canali informativi. Il servizio è attivo dalle ore 8 alle ore 20 per i residenti nella Diocesi di Senigallia.

Soddisfazione è stata espressa sia dal direttore della Caritas diocesana senigalliese Giovanni Bomprezzi sia dal sindaco della spiaggia di velluto Maurizio Mangialardi, la cui sinergia si era già manifestata in occasione dell’alluvione del maggio 2014 ma viene portata avanti quotidianamente per la risoluzione di criticità legate a questioni sociali sul tutto il territorio comunale e nella vallata Misa-Nevola. Oggi si può fronteggiare insieme l’emergenza Coronavirus. «Ci è sembrato dunque naturale – afferma il sindaco Mangialardi – creare questa nuova sinergia che mette al centro i bisogni delle persone più deboli riempiendo di contenuti valori come coesione sociale e solidarietà».

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